Società
2 Novembre 2011
Mercatino, un colpo basso per i negozi del centro

CIVITAVECCHIA – I frequenti mal di pancia dei commercianti del centro, risalenti al periodo in cui era Vincenzo De Francesco a gestire l’assessorato al Commercio, appaiono poca cosa rispetto alle lamentele di questi giorni. Materia del contendere, il mercatino del Ghetto, che secondo molti commercianti del centro dovrebbe vendere solo certa merce, evitando di esporne altra. In sostanza il cliente dovrebbe trovare sulle bancarelle (già nei mesi scorsi al centro di una lunga polemica legata alla delocalizzazione disposta dal Pincio) quei prodotti non in vendita nei negozi di corso Centocelle, di largo Plebiscito, di corso Marconi e di altre zone centrali. E invece le cose stanno in maniera diversa. Chi espone al Ghetto, mette in vendita materiale di ogni tipo, dagli utensili alla bigiotteria, dagli oggetti d’epoca ai vestiti. Una questione affrontata solo marginalmente dall’assessore al Commercio Alessandro Maruccio, che tuttavia non ha intrapreso alcuna azione per contrastare eventuali abusi, o semplicemente per fare in modo che un’iniziativa piacevole come quella del mercatino al Ghetto non si trasformi nell’ennesimo colpo basso per i commercianti civitavecchiesi, già costretti a fare i conti con la chiusura della Marina che, a loro dire, limiterebbe sensibilmente il guadagno settimanale. Di controlli neppure l’ombra, dal momento in cui chi tratta la propria posizione lo fa direttamente con l’ufficio competente e nessuna riunione dei commercianti riuscirebbe ad imporre al Comune maggiore trasparenza nella gestione dei mercatini. Chi può lavora. Punto. E poco importa se i negozianti – che durante l’anno tirano la cinghia di fronte ad imposte spropositate in relazione ai loro guadagni – hanno qualcosa da ridire. Così provocatoriamente il titolare di un negozio di abbigliamento ieri mattina ha indicato il mercato ad alcune persone di passaggio: «Tanto se non glielo dico io ci vanno da sole, possibile che nessuno si renda conto delle nostre reali esigenze?». E la situazione è destinata ad aggravarsi con l’avvicinarsi delle festività natalizie, quando il mercatino sarà presente al Ghetto ogni giorno e potrà dare il meglio a turisti e residenti.