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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Mercato, situazione tesa

    CIVITAVECCHIA – E’ tesa la situazione al mercato provvisorio dislocato tra piazza XXIV Maggio e la copertura della trincea ferroviaria, dopo il preoccupante episodio di sabato notte, quando è stato dato alle fiamme il banco dell’ortofrutta di Pino Sammarco. Dopo il tentativo fallito di inizio anno, e dopo un gesto simile, ma con conseguenze meno gravi, nei confronti della struttura della famiglia di Enrico Pagliarini, sabato notte ignoti hanno cosparso di benzina il mercato e hanno appiccato il fuoco, con le fiamme che hanno danneggiato anche parte della tensostruttura che copre i box di piazza XXIV Maggio. Su quest’ultimo episodio stanno indagando gli agenti di Polizia, impegnati a tentare di dare un volto ed un nome ai responsabili del gesto. In questo senso potrebbero essere utili anche le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso posizionate in zona, soprattutto quelle della società Bi-Lab, alcune delle quali puntano proprio nelle vicinanze della zona dove era posteggiato il banco di Sammarco. Un gesto che lancia un allarme preoccupante e che molti commercianti si spiegano con i problemi legati alla assegnazione degli stalli da parte del Comune, a metri e spazi diversi da quelli precedneti, ad anzianità di licenze “dubbie”, a posti non rispettati. Questione che era già sorta più volte nel corso degli incontri che si sono svolti nei mesi scorsi tra gli operatori e gli amministratori comunali; incontri che molto spesso avevano assunto toni piuttosto accesi. Oggi la questione mercato è letteralmente degenerata. “Qui siamo tutti a lavorare, e vogliamo farlo nel modo più tranquillo e sereno possibile – hanno spiegato alcuni ambulanti – chi ci comanda ci ha portato a questa situazione. E dopo averci fatto traslocare con la promessa della ristrutturazione del mercato, sono tutti spariti. E dei lavori di restyling neanche l’ombra. Qui intanto, in quest’area provvisoria, manca la corrente, l’acqua, i servizi igienici necessari. E poi abbiamo problemi ai parcheggi: stiamo lavorando in situazioni da terzo mondo. Occorre trovare una soluzione”. L’invito lo rivolge anche Sammarco, stamattina di nuovo a lavoro, nonostante la preoccupazione per quanto accaduto. “Da trent’anni a questa parte – ha spiegato – non è mai successo nulla: oggi qualcuno ha deciso di risolvere le cose in modo diverso. La mia clientela è sempre la stessa, non capisco per quale motivo oggi sono accadute queste cose. Certo che l’assegnazione dei posti da parte del Pincio non ha aiutato, ma anzi ha acuito questa situazione”. La questione è in mano all’avvocato Daniele Barbieri, che a seguito del primo caso ha presentato una denuncia contro ignoti ai carabinieri ed ha impugnato le due multe da 1032 euro comminate a Sammarco perché, inizialmente, non occupava la propria posizione. Per questo motivo è stata anche presentata un’istanza di incontro urgente al sindaco Moscherini. “Abbiamo protocollato la richiesta il 24 dicembre scorso – ha spiegato il legale – ma ancora non ci è giunta risposta. Quello che abbiamo contestato sono i metodi di assegnazione degli stalli da parte del Comune”. Metodi che lo stesso Sammarco non reputa del tutto regolari. “Chi aveva meno metri a disposizione li ha visti crescere – ha spiegato – altri, come me che avevvo due licenze da 5 metri metri e mezzo e ora ho un banco da poco più di 8 metri, li ha visti diminuire”. Sulla vicenda del mercato è intervenuta anche la segretaria del Prc Valentina Di Gennaro. “Crediamo – ha infatti spiegato –  che quello che si sta instaurando sia un clima non solo inospportabile per chi lo vive in prima persona, ma anche e soprattutto inaccetabile per tutta la cittadinanza. Il mercato popolare della nostra città è da decine di anni teatro e crocevia di generazioni di civitavecchiesi, che attorno a quei banchi, sia impegnati nella vendita che nell’acquisto , sono cresciute, generazioni che hanno attraversato guerre, austerity e stagioni più felici: non può essere ridotto ad una “zona rossa” in cui favoritismi, clientelismi e poca trasparenza hanno fatto dilagare una cultura mafiosa fatta di minacce e ritorsioni. Ci affidiamo alle indagine degli inquirenti perchè sia fatta luce su questi incresciosi episodi, ma facciamo appello a tutti e a tutte a fare in modo che il prima possibile il nostro mercato ridiventi quel chiasmo vitale, vociante di vie e personaggi a cui tutti quanti noi siamo abituati. Non facciamo dilagare questo clima pesante, si faccia luce, si parli, ci si confronti non solo sul futuro, ma anche sulla situazione odierna del mercato, facciamo quindi appello a tutte le democratiche e i democratici della città a presenziare la zona del nuovo mercato e alle istituzioni che si adoperino il prima possibile per risprtistinare un clima favorevole, trasparente e democratico”.