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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Mercoledì i funerali di Cristina Mencarelli

    CIVITAVECCHIA – Si terranno mercoledì mattina alle 10, alla chiesa Gesù Divino Lavoratore, i funerali della giovane Cristina Mencarelli, la sedicenne civitavecchiese deceduta il 2 gennaio scorso all’ospedale San Filippo Neri di Roma, a seguito di tre operazioni alla testa. Cristina aveva subito un primo intervento per un adenoma ipofisario prima di Capodanno, dopo essersi presentata al pronto soccorso del San Paolo con un forte mal di testa; le complicazioni subentrate avevano però costretto i medici a eseguire altre due operazioni, l’ultima delle quali è risultata fatale. I genitori hanno presentato un esposto in Procura, con le indagini affidate ai carabinieri di Roma. Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha scritto alla presidente della Regione Lazio con deleghe alla sanità Renata Polverini, chiedendo una relazione in merito al decesso della sedicenne. “La Commissione d’inchiesta che presiedo, senza pregiudizio per le indagini in corso – si legge sulla lettera inviata – intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito ad eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali. La documentazione acquisita sarà valutata per eventuali ulteriori adempimenti di competenza. Anche lo stesso ospedale ha avviato un’indagine interna per capire cosa avvenuto. “La documentazione clinica è stata sequestrata dagli inquirenti – ha spiegato il direttore sanitario Lorenzo Sommella – ma faremo come da prassi un accertamento interno, per capire se la morte inattesa della giovane è dovuta a complicanze inevitabili o a mancanze nel percorso assistenziale”. In ogni caso, ammette Sommella, “l’adenoma ipofisario è un tumore benigno. Anche se è in una zona delicata, non è letale e non basta spiegare la morte della ragazza, anche se l’intervento presenta dei rischi operatori, peraltro come tutti gli interventi. Abbiamo doverosamente aperto l’indagine interna, e contiamo in breve di fare chiarezza sulla vicenda”.