Politica
2 Novembre 2011
Multisala, il Polo Civico sponsorizza La Scaglia

CIVITAVECCHIA – «Uno stop annunciato». Così il direttivo del Polo Civico commenta il rallentamento subito dall’iter per la realizzazione del Multisala nell’area accanto al bowling Time Out, sull’Aurelia. Tanto che dal movimento politico ricordano come, già quando si iniziò a parlare del progetto, loro si opposero, suggerendo all’amministrazione comunale altre ipotesi. «Si poteva tranquillamente evitare quanto sta emergendo in questi giorni – hanno spiegato dal Polo Civico – con una scelta di altro genere, quella da noi prudentemente ma con evidente lungimiranza proposta: la Scaglia, che è un luogo abbastanza lontano dall’abitato dove, data l’ampiezza degli spazi, è possibile creare senza problemi una struttura più capiente, corredata di ulteriori impianti, dove maggiori sono le possibilità di manovra e di parcheggio, agevolmente raggiungibile dalla città e dalle altre località del comprensorio. Così non è andata, ma si è ancora in tempo per riconvertire la scelta». Secondo il Polo Civico nell’area scelta già esistono impianti sportivi o deputati alla vita di relazione e al divertimento. «Cercando di non scadere nella polemica – hanno aggiunto – accennammo all’esigenza di evitare inutili addensamenti in una stessa area di strutture deputate all’impiego del tempo libero, alla difficoltà di coabitazione con i residenti, alla insufficienza dei parcheggi e alle difficoltà di innesto della viabilità del sito con una strada statale, l’Aurelia appunto, sovraccarica di traffico. Il fine del nostro intervento era unicamente quello di porgere un contributo spassionato alla creazione dei presupposti per la migliore realizzazione della struttura. Struttura che, beninteso, sin dal momento della stesura del programma elettorale rivestiva una valenza molto positiva, quella di una spiccata attenzione alle esigenze e ai gusti delle fasce più giovani della popolazione, alle quali soprattutto voleva offrire una opportunità in più per dedicarsi ad attività ricreative e culturali».