logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
     Non ha ancora un nome l’uomo investito dal treno

    TARQUINIA – Non risulta ancora identificato l’uomo investito a Tarquinia il 25 febbraio scorso dal treno della linea Roma-Pisa. L’incidente è avvenuto alle 13,10 circa in località Voltone al chilometro 102,800 in direzione Grosseto, su un tratto di ferrovia fuori dal centro abitato, nei pressi del ponte del Marta in cui la ferrovia è attraversata dalla strada comunale denominata ‘‘delle Grottelle’’, a circa 2 chilometri dalla stazione cittadina. A causa del forte impatto con il treno, il corpo dell’uomo ha subìto numerose lesioni e non è stato possibile rilevare l’immagine del volto da poter diffondere. La Polizia ferroviaria di Civitavecchia ha pertanto diffuso gli unici indizi che possono portare all’identificazione dell’uomo. La vittima sarebbe di razza bianca, corporatura normale, capelli castano scuro di media lunghezza, barba incolta. Al momento dell’incidente l’uomo indossava scarpe ginniche, numero 41 di colore nero, pantaloni blu- jeans, maglietta polo di colore nero, giacca di tuta ginnica color celeste e bande blu; giubbotto chiaro con bande gialle; cappello in lana colore grigio. «Non si può escludere – spiega il comandante Giovanni Boccalato della Polfer che indaga sul caso -, che si tratti di un cittadino straniero, anche se le ricerche effettuate in zona hanno avuto esito negativo». Nei pressi del luogo dell’investimento, accanto ad un cancello di servizio per accedere alla sede ferroviaria, è stata rinvenuta una bicicletta del tipo mountain bike di colore verde con telaio sul quale è riportata la scritta ‘‘Pininfarina’’, che gli inquirenti ritengono possa essere stata utilizzata dall’uomo per giungere sul posto, e della quale nessuno ha ancora denunciato la scomparsa. «Chiunque è in grado di fornire qualsiasi indicazione per l’identificazione dell’uomo – dice il comandante Boccalato – è invitato a contattare la Polizia Ferroviaria di Civitavecchia, tel.0766-24260, o comunque rivolgersi al più vicino Comando di Polizia o Carabinieri». Secondo quanto emerso in sede di indagini il fatto rientrerebbe in un caso di suicidio. Secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni l’uomo si sarebbe nascosto dietro la centralina elettrica situata lungo il binario e al passaggio del treno sarebbe uscito all’improvviso appollaiandosi sulle rotaie. Inutile la frenata da parte del capotreno. Il convoglio andava infatti ad un velocità di circa 140 chilometri orari. L’uomo, tra i 30 e i 45 anni, è stato ridotto in brandelli: gli arti sono andati dispersi lungo il binario per oltre 100 metri.