di CIRO IMPERATO
«CIVITAVECCHIA -Divertire il pubblico e vincere». E’ il proposito di Mario Apuzzo, da questo pomeriggio ufficialmente il nuovo allenatore del Civitavecchia. «So che non sempre è possibile ottenere entrambe le cose – aggiunge – ma mi accontenterei di trovare un giusto equilibrio tra fare risultato e proporre un calcio apprezzabile». Quarantacinque anni, reduce da un’esperienza non proprio fortunatissima a Rieti, il tecnico romano ha già vinto un campionato di Eccellenza (stagione 2006/07) con la Lupa Frascati che poi ha diretto anche nella stagione successiva in serie D. Nel suo curriculum da allenatore anche un titolo nazionale con i giovanissimi della Cisco (2005/06) e le finali tricolore con la Beretti sempre del terzo club della capitale che ha diretto anche al prestigioso torneo di Viareggio. «Con quale spirito vengo a Civitavecchia? Sono motivato, anzi di più. Ho una voglia pazza di mettermi alle spalle un’annata che non è stata delle migliori e credo che questa sia la piazza giusta da cui ripartire». Il perché Apuzzo lo spiega senza bisogno di porgli la domanda: «Conosco la nuova proprietà, mi fido del presidente Clemeno e del Ds Franci. Ho accettato perché so che sono ambiziosi quanto me ed hanno individuato la società ideale per impostare un progetto che sia vincente e duraturo nel tempo». Apuzzo, che da calciatore era un attaccante (è cresciuto nelle giovanili della Lazio), ha giocato in serie C con Ternana e Frosinone prima di scendere in D con le casacche di Narnese e Pontevecchio: «Ricordo di avere sfidato spesso il Civitavecchia anche da calciatore, oltre che da allenatore, e sono sempre stato affascinato dal calore del tifo. che Civitavecchia abbia un certo appeal in ambito regionale è indiscutibile e credo che se i risultati daranno ragione al nostro progetto si ricreerà anche l’entusiasmo di una volta». Non manca certo l’ottimismo al nuovo mister dei nerazzurri, che se sugli obiettivi misura le parole sull’atteggiamento tattico ed il mercato scioglie la lingua: «Il primo anno ha sempre le sue incognite, ma come ha dichiarato il presidente Clemeno nel giro di un biennio si punterà al salto di categoria. Ma sul mercato ci stiamo muovendo, stiamo cercando giocatori che possano farci fare il salto di qualità fermo restando che il gruppo preesistente è buono ed ha bisogno di ritocchi più che di veri e propri stravolgimenti. Ho chiesto al presidente e al Ds di muoversi in una cera direzione perché mi piacerebbe poter schierare la squadra con il tridente d’attacco e dunque soprattutto nel reparto offensivo ci vorranno giocatori con determinate caratteristiche e così anche per il quartetto di difesa ed il trio di centrocampo». All’inizio della prossima settimana il summit con Franci, Clemeno e Luci servirà comunque a dipanare i nodi riguardo la rosa. «Abbiamo le idee chiare – si congeda Apuzzo – e questo ritengo sia un buon punto di partenza. Non è mia intenzione in questo momento convibcere Civitavecchia a parole delle buone intenzioni e di quella delle società. L’importante è che lo sia al termine della prossima stagione».
IL DS FRANCI – Sono passate da poco le quindici quando telefonicamente Claudio Franci, il nuovo Ds del Civitavecchia scioglie i dubbi sulla panchina nerazzurra sulla quale secondo i rumors delle ultime ore poteva tornare anche Paolo Caputo: «Ballottaggi? Non ce ne sono mai stati. Il primo nome sulla nostra lista era quello di Mario Apuzzo, l’uomo giusto per interpretare il nostro progetto». Un progetto ambizioso e Franci non si nasconde: «Il presidente Clemeno ha voglia di far bene, crede che qui ci siano i presupposti giusti per creare una squadra capace di disputare un campionato di vertice e che sia soprattutto in linea con le aspettative che deve avere una città con la storia, la tradizione ed il bacino d’utenza di Civitavecchia». Franci, una ‘‘vecchia volpe’’ della categoria, sarà invece al debutto nei panni di Direttore Sportivo, ma sembra già esser entrato nella nuova parte: «In passato oltre a fare l’allenatore mi è capitato anche di dover cercare i giocatori e far dunque anche da Ds – spiega – e quindi non sono proprio un neofita. Quello che conta è che ci siamo messi subito all’opera considerando anche che nel giro di 48ore abbiamo già annunciato il nuovo allenatore e aperto una serie di trattative». Agenda insomma già piena e anche se in questo periodo è notoriamente difficile ‘‘estorcere’’ nomi ai Ds, Franci fa un’eccezione: «Siamo vicinissimi a Mencio, un centrale di difesa che ho allenato lo scorso anno a Bagnoregio che in passato ha giocato a buoni livelli, perfino in C2, ma questo sarà solo il primo tassello». Prima di andare avanti nella campagna acquisti Franci vuole incontrare il Dg Bruno Luci: «Abbiamo bisogno di un uomo che come lui conosce il calcio oltre che l’ambiente. Tra lunedì e martedì saremo a Civitavecchia con il presidente e gli chiederemo di restare e sposare il nostro progetto». Dal canto suo il Direttore Generale offre la massima disponibilità: «Ringrazio l’amico Franci per le parole di stima ed il presidente Clemeno per l’interesse, ma devo un grazie anche a Tersigni che so che ha fatto il mio nome. Tutti conoscono l’affetto che nutro verso i colori nerazzurri e se ci saranno le condizioni per lavorare serenamente e con le giuste sinergie, non ci saranno motivi per rifiutare». Una storia d’amore quella tra Luci ed il Civitavecchia che sembra destinata a continuare anche perchè privarsi di una professionalità così spiccata sarebbe un passo falso.

