Sport
2 Novembre 2011
NUOTO. Risolto il caso Lestingi, Petito a muso duro con la Snc 

CIVITAVECCHIA – Damiano Lestingi questo pomeriggio si è regolarmente allenato al PalaEnel Marco Galli. Considerando che il lunedì ed il venerdì sono i due giorni in cui – in barba a quanto stabilito dalla convenzione firmata con il Comune – la Snc gli impediva di allenarsi, il caso dovrebbe essere risolto. Il caso, come si ricorderà, è quello degli spazi acqua negati al campione di nuoto civitavecchiese in forza all’Aniene, che proprio domenica sulle colonne di questo quotidiano si è lasciato andare ad un amaro sfogo, facendo notare come gli agganci politici contassero più dei risultati in una Civitavecchia ingrata con chi le dà lustro. In tempi record la frattura tra l’atleta e la società che gestisce l’impianto è stata risolta dall’assessore allo sport Roberto Petito, che ha peraltro usato parole dure nei confronti del club rossoceleste: «Nella vicenda relativa a Lestingi – ha detto l’ex ciclista – è mancato il buon senso e la sensibilità verso un grande campione, ma di fatto la Snc non ha rispettato la convenzione e questo è grave». La convenzione prevede appunto che Lestingi possa allenarsi quattro volte nella vasca di Scarpatosta. Questo – come hanno ricordato nel loro intervento pro-Lestingi i Veterani dello Sport – rientra tra gli obblighi del gestore che riceve un contributo di 160mila euro dal Comune proprio a copertura delle spese degli altri atleti civitavecchiesi. L’assessore non entra nel merito dei dettagli di una convenzione che comunque intende far rispettare. «Ne ho parlato con il presidente della Snc Roberto D’Ottavio – spiega Petito – ed anche se lui continua ad appellarsi alla precedente convenzione è chiaro che deve rispettare quella che è stata di recente sottoscritta. Tutto sommato ritengo che questa vicenda poteva risolversi senza che si arrivasse allo sfogo di Damiano, che da ex atleta comprendo, sul giornale. Io stesso avevo cercato di tener fuori dalla vicenda i presidenti, avevo convocati i tecnici speranzoso che gli uomini veri di sport riuscissero a trovare un’intesa, ma per un motivo o per un altro poi non se è fatto niente. Sta di fatto che lo Stadio del Nuoto va concepito come un bene della città che la Snc deve gestire con gli oneri e gli onori che ne conseguono». Il riferimento è anche ad un’altra delle lamentele che il tritone ‘‘made in Coser’’ aveva fatto al responsabile cittadino dello sport: «Damiano parlava del fatto che in ogni allenamento perdeva tempo prezioso per montare le corsie e ritengo che la Snc dal momento che ha in gestione l’impianto deve far sì che tutto funzioni per il meglio».
Dal canto suo Lestingi ha preferito mantenere il silenzio, concentrandosi sugli allenamenti che stando a quanto dichiarato sempre ieri su La Provincia lo vedrebbero indietro proprio per il fatto di non aver avuto a disposizione la vasca lunga. Ad un mese dagli Italiani, che danno il pass per i Mondiali, staremo a vedere se con il suo talento riuscirà a sopperire queste lacune di preparazione.
PALAENEL – Intanto sulla nuova denominazione dello Stadio del Nuoto interviene anche la sezione civitavecchiese di Rifondazione Comunista. «Il fatto di aggiungere la parola Enel nel nome della struttura, così tanto aspettata da anni da molte generazione di nuotatori, pallanuotisti e appassionati, ci pare veramente sintomatica di un accavallamento di due piani completamente diversi. Le numerose sponsorizzazione dell’Enel riguardo lo sport – continuano i ‘‘rifondaroli’’ – potranno benissimo continuare senza cambiare nome alla struttura o potranno sponsorizzare atleti e atlete meritevoli. Crediamo che il nome non sia soltanto una questione di forma, ma anche di sostanza, e forse l’Enel lo sa benissimo. Intitolare lo stadio del nuoto alla figura di Marco Galli per tante generazioni di civitavecchiesi che ne conoscono la sfortunata storia ha significato non solo ricordare un figlio della nostra città e del vivaio acquatico civitavecchiesei riconosciuto ai massimi livelli, ma anche mettere nero su bianco la volontà di questa città di investire sui suoi ragazzi e sulle sue ragazze meritevol. Menzionare il nome Enel non ci pare corretto, la struttura è della città, dei suoi abitanti, degli appassionati del nuoto e della pallanuoto, di chi vuole vedere ancora generazioni di civitavecchiesi nuotare e appassionarsi a questi nobili sport. Non c’è bisogno di cambiare nome, ma di una seria politica di investimenti da parte del Comune per promuovere ed incentivare questo sport che ha portato molti civitavecchiesi su podi importanti. Vorremmo che tutti i ragazzi entrando nel loro stadio, non vedano arancione e blu, nè la scritta Enel, ma solo la leggendaria foto di Marco Galli, a pelo dell’acqua intento a tirare la palla. E che ne traggano l’insegnamento della dedizione incondizionata verso lo sport e la propria città, del sano agonismo e della sana competizione, che non debbano pensare che lo stadio invece che un loro diritto sia un bene concesso magnanimamente o per il quale ringraziare sempre l’investitore di turno.