CIVITAVECCHIA – “La possibilità che la Regione Lazio imponga alla Asl RmF di chiudere l’ambulatorio di Oncologia dell’ospedale di Civitavecchia appare sconcertante”. Lo dichiara il consigliere del Pd Mauro Guerrini che già in passato aveva sottolineato come fosse assurdo per l’ospedale non avere un vero e proprio reparto autonomo di oncologia, “in ragione – ha spiegato – della crescente patologia di tipo oncologico che si registra tra la popolazione, e in particolar modo in quella del nostro territorio a causa dell’inquinamento con il quale conviviamo da anni. Nonostante ciò l’ambulatorio oncologico esistente al San Paolo riesce ad offrire ai malati un’assistenza minima, ma sufficiente a garantire almeno i trattamenti farmacologici chemioterapici necessari. Oggi chiudere l’ambulatorio significherebbe obbligare questi malati a sottoporsi ad estenuanti pendolorarismi a Roma o a Viterbo. Vi sono malati per i quali, spesso a causa delle gravi condizioni fisiche, percorrere anche un solo km di strada rappresenta una fatica enorme”. Guerrini invita quindi le forze politiche e i cittadini a mobilitarsi per opporsi a questa scelta, rivendicando il diritto alla salute. “Come cittadini inoltre – ha aggiunto – non possiamo accettare che in materia di sanità si applichino, senza discernimento, i freddi e rigidi schemi della ragioneria contabile per far quadrare i conti pubblici. Soprattutto non dobbiamo permettere che siano sempre i più deboli a pagare le conseguenze di politiche economiche sanitarie sbagliate”.
Politica
2 Novembre 2011
Oncologia, Guerrini invita alla mobilitazione


