CIVITAVECCHIA – Decine di siringhe insanguinate trovate ogni mattina dagli operatori di Etruria servizi all’interno del parco Antonelli.
Una situazione che ora viene denunciata da chi frequenta quel luogo, ripulito qualche tempo fa e rimasto praticabile per un breve periodo, fino a quando non è tornato ad essere un ricettacolo di immondizia.
Vetri rotti, bottiglie abbandonate in ogni angolo e vistoso degrado, tanto da scoraggiare numerosi frequentatori che da un po’ di tempo a questa parte preferiscono evitare il parco Antonelli.
Una situazione assurda che tutti conoscono, a partire dall’amministrazione comunale, alla quale però nessuno tenta di porre rimedio.
«Dopo le diciotto il parco è chiuso – racconta una signora che solitamente frequenta l’area – così in molti scavalcano e rimangono dentro tutta la notte. Una cosa abbastanza facile visto che non c’è alcun tipo di controllo».
C’è poi chi giustamente teme per l’incolumità dei propri figli: «Io quando vengo al parco con il mio bambino ho paura a lasciarlo solo – spiega una donna sui trent’anni – il rischio che possa prendere in mano qualcosa di pericoloso non mi fa stare tranquilla».
Particolari che potrebbero essere confermati dagli stessi operatori di Etruria servizi che ogni mattina sono impegnati nelle operazioni di pulizia all’interno del parco Antonelli: loro sicuramente sono in grado di confermare all’amministrazione comunale cosa trovano quotidianamente all’interno della struttura.
Il problema è che nessuno fa niente, così tossicodipendenti e senza tetto hanno fatto del Parco Antonelli il loro quartieri generale, inducendo gli altri cittadini ad evitare un luogo dimenticato dalle istituzioni, nonostante si trovi nel pieno centro cittadino.
Società
2 Novembre 2011
Parco Antonelli tra siringhe e bottiglie rotte

