Politica
2 Novembre 2011
Pietro Tidei: «Necessario riprendere il dialogo»

CIVITAVECCHIA – Pietro Tidei torna a scrivere all’amministratore delegato della Ferrovie dello stato, Mauro Moretti e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, per chiedere spiegazioni circa la decisione orientata verso la progressiva demolizione fino alla dismissione, della linea marittima Civitavecchia – Golfo Aranci, per oltre cinquanta anni al servizio degli interessi economici e civili della Sardegna, del Lazio e di un vasto territorio del nostro Paese. «Le Ferrovie dello Stato – dichiara il deputato del partito democratico – hanno gradualmente, ma senza mai demordere dal loro disegno, mandato in malora la flotta marittima di cui disponevano, invecchiata e costosa e, quindi, travolta dalla concorrenza privata. A nulla sono valse le molteplici iniziative promosse dai Comuni di Civitavecchia e di Olbia, dalle Regioni Sardegna e Lazio e dalle manifestazioni forti ed unitarie deo sindacati di categoria e confederali». Il deputato se la prende con l’amministratore delegato, reo di aver disertato il Tavolo delle Trattative, più volte sollecitato e presidiato dal Movimento Sindacale. Un comportamento giudicato irrazionale e assurdo da Tidei, quasi un attacco alla città di Civitavecchia, alle sue legittime aspirazioni e alla disponibilità dei lavoratori che hanno opposto una ferma, energica reazione alla preventivata dispersione della loro presenza in altre zone dell’Italia. L’onorevole del Pd spera in una riconsiderazione di questo problema e auspica la ripresa del dialogo tra le parti.