Sport
2 Novembre 2011
Pirati, Bendula ad un passo dalla panchina… con due anni di ritardo

 di LUCA GROSSI

CIVITAVECCHIA -Da diversi giorni, anche settimane, circola in ambiente Pirati Royal Bus il nome di Stefan Bendula come papabile per il ruolo di tecnico della prima squadra che milita in A1 di hockey. «Devo dire che la prima volta che sui giornali è apparso il mio nome come possibile allenatore dei Pirati non avevo ancora sentito nessuno della dirigenza – ha esordito Bendula – due anni fa credevo che mi avrebbero scelto per quel ruolo, invece la chiamata non arrivò mai. Quest’anno invece ero impegnato in tutte altre attività lavorative e non mi aspettavo questo interessamento. Invece tre settimane fa è arrivata la chiamata del presidente Calcagno. Ci siamo visti e si è cominciato a parlare di una possibile panchina. Ma era solo una chiaccherata. Nulla più».
Bendula, che per diversi anni è stato il capitano e la bandiera della formazione gialloblu, sarebbe felicissimo di ricominciare a lavorare con i Pirati: «Per me sarebbe il massimo allenare quella squadra. Ho giocato per diversi anni per loro e sono attaccato a moltissimi dei giocatori che ne fanno parte». A questo punto la palla passa nuovamente alla dirigenza gialloblu che dovrebbe, in tempi relativamente celeri, contattare il tecnico. Dopo l’allontanamento del tecnico canadese Greg Zona, la panchina gialloblu è rimasta vacante ma, allo stesso tempo, i dirigenti gialloblu hanno continuato a lavorare sul mercato facendo nomi dei probabili arrivi e delle partenze. Il tutto rimane molto strano visto che, per allestire una squadra sarebbe fondamentale ascoltare i consigli del proprio tecnico ed ascoltare le sue necessità: «Io per adesso non sono l’allenatore dei Pirati, quindi non posso parlare della società. Certo qualora lo diventassi potrei dare consigli utili per il mercato». Dopo il suo ritiro da giocatore avvenuto due anni fa, Bendula pensava di poter continuare la sua collaborazione con il circolo nato presso la Parrochia dei Capuccini. La mancata chiamata dei gialloblu portò lo slovacco ad adattarsi ad altre attività lavorative: «L’ultimo anno che ho giocato con i Pirati avevo problemi fisici alle gambe, specie ai legamenti. Per giocare dovevo praticamente pressare il ginocchio in alcune fasce. Non potevo continuare e mi sono riciclato nel mondo del cinema. Ho preso parte ad oltre 40 film recitando sempre nei panni del duro e cattivo».
Il cinema rappresenta ormai più che un hobby per l’ex giocatore gialloblu, che infatti non lascerebbe i suoi impegni anche in caso di ingaggio: «Le parti che faccio sono abbastanza piccole, inoltre nel cinema si possono programmare i giorni di lavoro con molto preavviso, quindi non ci sarebbero problemi. Se poi dovessi scegliere tra l’hockey ed il cinema comunque sceglierei l’hockey che ha rappresentato per me più che un hobby. Per me è un vero stile di vita. Solo grazie a questo sport ora sono cosi temprato da correre la 100 chilometri a cinquanta anni suonati».
Insomma il personaggio Bendula sarebbe un ottimo elemento per uno spogliatoio che al tecnico canadese Greg Zona ha dato più di un problema per stessa ammissione del presidente della società gialloblu Calcagno. Vedremo cosa accadrà…