Sport
2 Novembre 2011
Pirati, Campbell: «A Civitavecchia per vincere»

di LUCA GROSSI

CIVITAVECCHIA – Essere Campioni del Mondo ed allo stesso tempo approdare in una squadra di hockey di provincia, se pur appartenente alla seria A1 italiana è, se non altro, un evento raro, ma Sthepen Campbell non la pensa cosi. Il giocatore statunitense, recentemente diventato campione del mondo di hockey in line, si è dichiarato entusiasta dell’avventura italiana: «Potete non crederci, ma venire a Civitavecchia è un sogno che diventa realtà, fin da quando ero piccolo avrei voluto giocare all’estero in un paese bello come l’Italia e adesso sto facendo il conto alla rovescia in attesa dell’inizio della prossima stagione». Molte delle squadre più forti della serie A1 il prossimo anno dovrebbero vivere una stagione di transizione, tra tutte Asiago che sta smembrando la fortissima squadra dello scorso anno. Questo scenario potrebbe aprire ai Pirati la strada verso lo scudetto: «Nella mia carriera ho sempre mirato al primo posto, anche questa volta sarà cosi. Certo è ancora presto per parlare di obiettivi, basti pensare che non ho neanche visto giocare uno miei compagni di squadra, comunque sono molto fiducioso in quanto diversi amici e conoscenti dell’ambiente mi hanno parlato benissimo del gruppo dei Pirati e della società». L’hockey europeo è differente da quello americano ma l’iridato americano non si dice preoccupato, anzi: «So che l’hockey europeo è molto più fisico che da noi, inoltre so anche che i vostri campi sono più stretti rispetto a quelli americani, questo è un vantaggio per il mio modo di giocare basato fondamentalmente sulla potenza fisica, vedrete faremo grandi cose». Intanto proprio la possibilità di giocarsi il titolo con compagini di spessore tecnico più basso rispetto allo scorso anno sembra voler spingere il Presidente Calcagno, sotto consiglio anche dal tecnico Bendula, ad un ulteriore sforzo economico ricontattando lo slovacco Roman Simunek in questi giorni in vacanza in Italia e dato per sicuro partente fino a qualche settimana fa. Le parti stanno cercando di venirsi incontro anche se lo slovacco, per rimanere, pretenderebbe uno stipendio più alto dello stesso campione del Mondo Stephen Campbell sponsorizzato Mission.