CIVITAVECCHIA – S’infittisce sempre di più il mistero sul bando per l’asilo interaziendale, la struttura che avrebbe potuto accogliere 42 bambini figli di dipendenti della Asl RmF e del Comune e che invece pare sia rimasta ‘‘affossata’’ da problemi apparentemente inspiegabili. La vicenda inizia otto anni fa, quando vennero chiesti alla Regione Lazio fondi per la realizzazione dell’asilo nido che è stato ultimato quest’anno e che quindi sarebbe entrato in funzione a partire dall’anno scolastico 2009/2010. In un primo momento le cooperative ‘‘Il Mondo di Linus’’ e ‘‘Futuro Donna’’ sembravano le più idonee a gestire la struttura avendo l’autorizzazione sanitaria di asilo nido già dal 2004. Ma il Comune decise di indire una gara, perchè la struttura per funzionare avrebbe richiesto costi di gestione per 277mila euro in tre anni. Il Pincio invitò al bando anche altre cooperative (servizi assimilabili e ludoteche in totali altri 5 soggetti convenzionati) fissando al 26 ottobre il termine ultimo per presentare le domande e precisando che anche in presenza di una sola offerta sarebbe stata effettuata l’apertura delle buste e l’aggiudicazione della gara. «Nel frattempo- spiegano dal Mondo di Linus – gli uffici comunali ricevono le varie cooperative, esclusa la nostra, e vengono invitate a consorziarsi in un unico soggetto economico e giuridico per partecipare alla gara». Ma la ‘‘cordata’’ non si forma e l’unica busta presentata entro i termini previsti è quella del Mondo di Linus. Ma qui si verifica un colpo di scena. Il 27 ottobre non si procede all’apertura delle buste: è assente un membro della commissione. «Di quell’assente l’abbiamo saputo solo due giorni dopo – precisano dal Mondo di Linus – il 26 ottobre è infatti partita una telefonata dal comune alla Asl per dire al membro di commissione di non presentarsi perchè la riunione non si sarebbe tenuta». La cooperativa del presidente Iacomelli tramite l’avvocato Mereu fa quindi richiesta formale per conoscere la composizione della commissione, gli assenti e la data della nuova riunione». Il Comune non risponde, e annuncia in data 6 novembre l’annullamento della gara in autotutela non fornendo motivazioni circa la decisione e nominando un consulente legale esterno del procedimento (senza utilizzare l’ufficio legale del Pincio). «Attualmente – concludono dal Mondo di Linus – l’assessorato alla pubblica istruzione del comune telefona ai bambini in lista di attesa per indirizzarli al nuovo micro-asilo che da una settimana è convenzionato con il Pincio». Un comportamento davvero anomalo quello del Comune, che da un lato chiama le famiglie per informarle sulla nuova convenzione, mentre dall’altro tace sulla situazione dell’asilo nido interaziendale.
Intanto per il Comune sulla vicenda ha risposto il delegato alla Pubblica Istruzione Vittorio Sebastiani: “Sul mancato affidamento della gestione dell’asilo interaziendale Comune-Asl, non esiste nessun mistero – ha precisato – l’Amministrazione aveva scelto di evitare la gara europea sia per ridurre i tempi di pubblicazione che per il fatto di non poter tutelare le offerte locali. E’ stata scelta la procedura ad invito, molto più breve e, soprattutto, riservata alle cooperative e/o associazioni che svolgono il servizio di asilo nido in convenzione con il Comune.
Non è quindi vero che a Civitavecchia ci sia una sola cooperativa avente titolo per la gestione. E’ chiaro che essendo pervenuta una sola offerta è venuta meno ogni comparazione, per cui in presenza di una gara che per il suo ammontare aveva i requisiti di gara europea, non si poteva procedere ad un affidamento diretto. Bene ha fatto quindi la Dirigenza ad annullare la gara per autotutela”.

