CIVITAVECCHIA – Quattro donne molestate, cinque episodi denunciati e avvenuti nell’estate del 2009 e in quella del 2010, mesi di indagini per riuscire a dare un volto ed un nome ad un molestatore che, negli ultimi tempi, sembra aver preso di mira ragazze civitavecchiesi, tra i 25 e i 35 anni. Su questo si stanno concentrando le indagini del commissariato di Polizia, su disposizione della Procura della Repubblica. Indagini che, per ora, avrebbero portato all’individuazione di un ragazzo poco più che trentenne, civitavecchiese, al momento unico indagato a piede libero con l’accusa di violenza sessuale.
Titolare dell’inchiesta il sostituto procuratore Alessandra D’Amore che, per cercare di arrivare ad avere la certezza sull’identità del presunto molestatore, ha deciso di richiedere la ‘‘ricognizione di persona’’ tramite incidente probatorio che, molto probabilmente, si svolgerà la prossima settimana. Un modo per invitare le ragazze coinvolte ad indicare con maggiore chiarezza e con certezza quello che le avrebbe molestate in strada.
La tecnica sarebbe stata sempre la stessa: l’uomo avvicina le donne, le blocca alle spalle e le palpeggia nelle parti intime, anche con violenza. Le indagini sono partite infatti da una serie di denunce raccolte dagli agenti del commissariato di viale della Vittoria. Il primo episodio risale a giugno del 2009, a viale Garibaldi. Si tratterebbe dell’episodio più ‘‘lieve’’ rispetto agli altri, ma coinvolgerebbe una ragazza poi nuovamente molestata ad agosto del 2010.
Gli altri tre episodi si sarebbero verificati durante la scorsa estate. In alcuni casi le donne sarebbero state letteralmente immobilizzate, colte di sorpresa alle spalle, con l’uomo che le avrebbe palpeggiate, in un caso almeno sfilando anche lo slip. A settembre sono scattate le indagini. Gli agenti hanno raccolto le testimonianze delle quattro vittime, hanno cercato di stringere il cerchio attorno a possibili responsabili, fino ad arrivare ad individuare il 33enne, civitavecchiese ed incensurato, il quale nel corso delle indagini è stato sottoposto a perquisizione, con gli agenti che hanno posto sotto sequestro alcuni effetti personali, tra cui anche lo scooter del ragazzo. L’inchiesta va avanti per individuare il molestatore.