CIVITAVECCHIA – Intervenendo nel merito del dibattito sulla realizzazione di un bosco presso la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord o in zone alternative, bosco previsto da decreti Map ed accordi Comune – Enel, Carlo Rossi della segretaria nazionale Cisal Federenergia riporta alla luce il documento “Vertenza Enel a Civitavecchia” dei primi anni 2000 “dove – spiega – consigliavamo di riqualificare l’ingresso nord alla città e, di conseguenza, di predisporre lo spostamento dei serbatoi di combustibile siti ai bordi della Statale Aurelia, nelle aree adiacenti al vecchio cimitero cittadino, ed altre aree, indicando conseguentemente tali aree per la piantumazione di alberi, creando così un’ampia area a verde adibita a parco pubblico, togliendo alla città servitù trentennali. Nel contempo indicavamo come zona di stoccaggio il “Parco combustibili” della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, con le opportune modifiche agli impianti e previ specifici contratti stipulati tra le parti. In questo modo si sarebbe evitato, fra l’altro, lo stoccaggio di benzine all’interno del centro abitato e nelle immediate vicinanze della via Aurelia. Inoltre, indicavamo di prevedere un piano decennale di nuove piantumazioni di alberi nelle zone brulle comprese nei Comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Tarquinia e Santa Marinella, onde aumentare il tasso di ossigeno presente nell’atmosfera e l’assorbimento dell’anidride carbonica, e nel contempo migliorare la piovosità della zona che ora è classificata zona semiarida. Sono passati 10 anni e nulla è stato fatto”. Secondo la Cisal Federenergia “il bosco, come da accordi intercorsi fra il Comune di Civitavecchia e Enel – spiegano – deve essere realizzato ma allo stato attuale dei fatti, mantenendo la nostra posizione passata, riteniamo improponibile la realizzazione del bosco presso la centrale di Torrevaldaliga Nord perché il bosco sorgerebbe a ridosso e comunque vicino ad un Parco combustibile che se pur parzialmente dismesso è comunque funzionante con serbatoi di decine di migliaia di tonnellate di olio combustibile, quindi con evidente pericolo in casi di incidente sia per i cittadini frequentanti il bosco sia per il bosco stesso (che fra l’altro è combustibile). Inoltre per la vicinanza alla centrale comporta un maggior livello di rumore e polveri rispetto alla collocazione in altre zone. La fruizione da parte dei cittadini sarebbe limitata inoltre dalla distanza dalla città e dalle motivazioni sopra espresse. Proponiamo nuovamente di realizzare rapidamente il bosco ma in altra sede e di procedere alla riforestazione delle zone brulle del Comune di Civitavecchia e dei Comuni del comprensorio, con un nuovo accordo Comune/i ed Enel. Riteniamo infine che alla riforestazione debba contribuire anche la società Tirrenopower proprietaria della centrale di Torrevaldaliga Sud”.
Società
2 Novembre 2011
"Bosco si, ma non a Torre Nord"

