CIVITAVECCHIA – “Civitavecchia è una città davvero fortunata. Non c’è che dire. Abbiamo tutto e…non abbiamo più niente. Tutti che si sperticano e, soprattutto, spellano le mani ad applaudire questo o quell’assessore appena nominato alla Regione Lazio come se fossero stati loro i fautori della loro nomina: Poi però nessuna parola sulla politica locale e sulla situazione in cui versa Civitavecchia. E soprattutto non ci si accorge che la grande città, che ogni anno cresce di abitati, che ha il porto più importante del Mediterraneo per il settore crocieristico, che ha la centrale elettrica tra le più grandi d’Europa, che ha una storia millenaria alle spalle, non ha più la sede di testate giornalistiche storiche con il Tempo ed il Messaggero, non ha un ufficio della Telecom e va dicendo. Tutti che fuggono da Civitavecchia? Ma perché? Perché nessuno dei politici locali, noi esclusi ovviamente (ma contiamo poco, evidentemente, anche se siamo nell’area Pdl), Mette un punto fermo a questo scempio, a questa fuga di massa da tutto ciò che è terziario e servizi? Ma il benessere di una città non si misura anche dalla presenza di servizi? Secondo noi, che non facciamo politica da ieri, sì. Anche il fatto che abbia chiuso una redazione storica come quella de Il Messaggero non è certo un bel segnale per il futuro della città e del suo sviluppo. Possibile che nessuno si alzi in piedi per dire basta? Certo, questo è un processo che va avanti da tempo, ma i politici, vuoi o non vuoi sono sempre gli stessi. Non ambiano da almeno 10 anni. Magari hanno una casacca politica diversa (vabbè ma questo è uno sport tutto civitavecchiese, oggi qua domani la, dopodomani da un’altra parte), ma sempre loro sono. Forse è ora di dire basta sul serio e di voltare pagina se si vuole che Civitavecchia abbia veramente un futuro degno di questa parola”.
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