Società
2 Novembre 2011
"Continuiamo a volare nella solidarietà"

CIVITAVECCHIA – Forse l’immagine più bella della mattinata di oggi è il “Cerchio di solidarietà” attraverso cui, idealmente, i ragazzi dell’associazione “Il Ponte” hanno abbracciato tutti coloro che, in questi anni, mattone dopo mattone, euro dopo euro, hanno contribuito alla realizzazione della nuova casa dell’associazione, a via Veneto. A cinque anni dalla posa della prima pietra, si è svolta infatti l’inaugurazione ufficiale della struttura dove una sola frase ha risuonato più di tutte le altre: «Insieme si può». Insieme si può uscire da una situazione di disagio e si può affrontare con spirito nuovo la vita, come fanno quotidianamente i ragazzi ospiti del centro. Insieme si può, ognuno per la propria parte, contribuire ad un unico progetto che, se da un lato offre all’associazione una nuova confortevole sede, dall’altro garantisce alla città e a tutto il INAUGURAZIONEterritorio un punto di riferimento ancora più saldo. E così è stato: perché solo grazie all’aiuto di tutti, enti pubblici e soggetti privati, si è riusciti a realizzare una nuova casa e mettere insieme 2.494.600 euro. «Dobbiamo completare soltanto la parte esterna del giardino – ha spiegato il presidente dell’associazione don Egidio Smacchia – mancano 241 mila euro: non fermiamo la gara di solidarietà che ci ha portato oggi fin qui». Oggi è stata una giornata di festa per i minori e gli adolescenti della comunità e per le mamme con bambini del programma “Coccinella” che da circa due settimane si sono trasferiti definitivamente a via Veneto, nella struttura da 2800 mq, suddivisa in due piani, con una parte dedicata alle mamme, una ai ragazzi e la parte centrale, quella del salone polifunzionale, che sarà aperta alla città. «La strada che ci ha portato qui è lunga – ha spiegato don Egidio – la concessione del terreno nel 2003, il protocollo di intesa tra i sindaci di Civitavecchia, Tolfa, Allumiere e Santa Marinella nel 2005 per sostenere la realizzazione della nuova struttura, la posa della prima prima a novembre 2005 e la gara di solidarietà continua per procedere con i lavori». Ognuno ha messo quel che ha potuto: la Fondazione Ca.Ri.Civ., tra i primi a credere nel progetto, ha concesso circa 210 mila euro, i Lions si sono attivati anche con la fondazione internazionale riuscendo a garantire cucine e lavanderia. E ancora la Fondazione Peretti, i lavoratori della centrale Enel di Tvn, che attraverso il progetto Quasar, finalizzato al raggiungimento dei migliori risultati operativi, hanno devoluto un contributo in favore dell’iniziativa, al quale si è aggiunto il sostegno di Enel Cuore, come testimonianza di integrazione tra Azienda, territorio e comunità locali. E poi la Provincia di Roma con oltre 500 mila euro in cinque anni e con l’assessore Claudio Cecchini che, presente in sala, ha annunciato ad un “don Egidio educatamente sfacciato” lo stanziamento di altri 50 mila euro per l’ascensore, deliberati mercoledì scorso. Don Egidio ha ringraziato ancora associazioni, enti locali, imprese, banche, società e privati, come ad esempio i due pensionati che, nonostante le difficoltà, devolvono ogni mese dieci euro. A tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della casa, ditte in primis e architetto Nello Crostella («pagato in preghiere» come sottolineato da don Egidio), ha consegnato il simbolo del gabbiano «affinché – ha spiegato – possano continuare a volare nella solidarietà». Nel corso della cerimonia, moderata dal giornalista Rai Paolo Di Giannantonio, dopo la benedizione di don Franco Fronti, il saluto di don Mimmo Battaglia, presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, hanno sfilato tutti i protagonisti di questa grande sfida, vinta solo grazie alla solidarietà e alla generosità. Presenti, tra gli altri, l’assessore provinciale Rita Stella, quello regionale Aldo Forte che ha sottolineato come il modello messo in piedi dal Ponte rappresenta un esempio di eccellenza da replicare altrove, il parlamentare Pietro Tidei, il presidente della Fondazione Cariciv Vincenzo Cacciaglia, il rappresentante di Enel Cuore Ennio Catena, il past president Lions Gianfranco Ciatti, il prefetto Pietro Soggiu che ha letto la lettera inviata dal sottosegretario Carlo Giovanardi e i sindaci del comprensorio, compreso quello di Civitavecchia Gianni Moscherini che ha garantito come la sede di via INAUGURAZIONEAmba Aradam, dedicata alla fase di accoglienza e di proprietà demaniale, sarà lasciata a disposizione del Ponte. Il suono della campana della solidarietà ha ricordato a tutti che bisogna farla suonare ancora, rimanendo vicini all’associazione e ai suoi ragazzi.