Lettere
2 Novembre 2011
"Daniele ripensaci, abbiamo ancora due anni"

CIVITAVECCHIA – «Caro Daniele, ho ascoltato con attenzione il tuo intervento in consiglio e, nonostante la convinzione con cui hai motivato la tua scelta, non sono riuscita a capire fino in fondo il tuo gesto. Sento perciò la necessità di esprimerti alcune considerazioni, avendo condiviso con te 3 anni di opposizione. Quello che assolutamente non comprendo è che cosa abbia fatto questa Amministrazione di così positivo da meritare il sostegno di un membro (forse 2 o 3) dell’opposizione. Si è forse spesa per il rilancio culturale della città? Ha realizzato o messo in cantiere opere pubbliche degne di nota? E’ riuscita a migliorare la qualità dei servizi pubblici locali? Ha lavorato per una città più pulita e più verde? Ha forse promosso azioni di sviluppo economico che abbiano prodotto il minimo risultato? Niente di tutto ciò, caro Daniele, e tu, immagino, lo sai bene. Capisco che stare in maggioranza sia più allettante che stare all’opposizione e non contare nulla. Dal Governo si riescono a dare maggiori risposte ai cittadini che giornalmente ci sollecitano. Ma al Governo bisogna saperci stare e soprattutto bisogna starci con coerenza, impegno e capacità, qualità, lasciamelo dire, delle quali questa maggioranza è del tutto sprovvista. Lo testimoniano i tre anni di assoluto nulla prodotto da questa Amministrazione. E allora perché – mi chiedo – un ragazzo di 26 anni, eletto in una lista di sinistra, compie questo gesto? Quale è il motivo di tale folgorazione? L’unica spiegazione che riesco a trovare è nell’assuefazione della città alla mediocrità e al qualunquismo. In questi anni siamo stati abituati a percepire questi continui passaggi da una parte all’altra come normali. Di errori di valutazione ne abbiamo commessi tanti, anche nel centrosinistra, dando fiducia a chi non la meritava. Ma dagli errori bisogna imparare. E sono proprio errori come questi che hanno distrutto la politica in questa città tenendo lontano dalla vita pubblica le energie migliori. Dobbiamo lavorare per costruire un’alternativa reale al passato e al presente, studiando di più, attingendo idee da città più virtuose della nostra ma soprattutto ricostituendo un tessuto politico sano, fatto di donne e uomini più capaci e più volenterosi. Lo dobbiamo a quegli elettori che ci hanno dato fiducia su un programma diverso da quello delle larghe intese. Il tuo sostegno, seppure esterno, contribuirebbe solo a rafforzare una maggioranza divisa e traballante e non influirebbe minimamente sul vergognoso modo di amministrare la città da parte del centrodestra. Ci sono ancora due anni per costruire il progetto di una città diversa, più vivibile. Due anni per mettere insieme quelle donne e quegli uomini che vogliono lavorare per costruirla. Tu hai l’età e l’energia per farlo. Ripensaci».
Marietta Tidei