CIVITAVECCHIA – L’incontro tenutosi al Pincio la scorsa settimana tra il sindaco Moscherini e l’assessore regionale Zaratti, che hanno discusso il tema legato al depuratore cittadino, fa tirare un sospiro di sollievo al consigliere provinciale della Sinistra arcobaleno Gino De Paolis, che però preferisce non abbassare la guardia. Il capogruppo a Palazzo Valentini, le cui dichiarazioni sul cattivo funzionamento della linea di depurazione, nei mesi scorsi sono andate di pari passo con l’indagine condotte dalla Guardia di finanza, afferma ora che l’accordo concluso con la Regione Lazio per risolvere la situazione legata al funzionamento dell’impianto è un’ottima notizia, perché finalmente tutte e tre le linee esistenti sarebbero funzionanti .»Ricordiamo che il grave malfunzionamento dell’impianto che per anni ha provocato odore fetido e nauseabondo – si legge in una nota – noto ad ogni cittadino di Civitavecchia e anche ai tanti turisti che vi approdano, è dipeso da un’incuria e sciatteria ingiustificabile». De Paolis spiega inoltre che dalla documentazione prodotta dalle amministrazioni (Provincia e Regione) sarebbe emerso che tra autorizzazioni e revoche il depuratore funzionava per un terzo delle sue possibilità, provocando evidentemente un sovraccarico sulla linea funzionante, rendendola di fatto del tutto insufficiente per il fabbisogno della comunità. «Questo intervento della Regione, che si assume tutto l’onere dell’intervento – dichiara il consigliere provinciale – è di buon auspicio per la risoluzione del problema. Restano però aperte altre questioni fondamentali – prosegue – in primo luogo verificare se esistono i necessari collegamenti tra le zone urbane decentrate e il depuratore, controllare lo stato dei corsi d’acqua dove per troppo tempo e probabilmente ancora oggi sono stati riversati gli scarichi inquinanti e capire fino in fondo quali siano le ragioni che hanno portato la cittadinanza a subire una simile condizione igienico-ambientale». Secondo Gino De Paolis individuare le responsabilità è un dovere che le Istituzioni e le forze politiche devono sentire come proprio: «E’ evidente – aggiunge – che se fino ad oggi, proprio a causa del depuratore tutta la costa è stata marchiata dal divieto di balneazione, bisogna monitorare lo stato delle acque del mare e riuscire a restituirle ai cittadini e ai turisti». Bene quindi l’intervento della Regione per De Paolis, ma ci sia piena trasparenza su quanto accaduto in passato e su quale sarà la situazione da qui in avanti rispetto ai collegamenti al depuratore e allo stato delle acque del mare. «Se queste questioni restano aperte – conclude – renderanno vano qualunque intervento».
Cronaca
2 Novembre 2011
"I responsabili non devono restare impuniti"

