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    Porto
    2 Novembre 2011
    "Icpl, una crisi senza fine"

    CIVITAVECCHIA – Scongiurata la mobilità e prolungata di un anno la cassa integrazione per 20 dipendenti, si pensava di poter tirare un sospiro di sollievo ad Icpl. Ma la Filt Cgil torna a lanciare l’allarme, con la segretaria Luciana Ceppolino che parla di una “crisi che sembra non terminare mai, che da una parte risente ancora delle passate vicende dell’impresa e del mercato, dall’altra viene alimentata da una politica che è più attenta ad altri interessi e si dimentica dei nostri siti produttivi”. A detta della segretaria della Filt, ad oggi, all’Icpl, anche se il lavoro non manca, non sono stati erogati al personale stipendio di dicembre e tredicesima “e tutto ciò – ha spiegato – è dovuto in gran parte, senza togliere le responsabilità dell’impresa, ad un eccessivo allarmismo delle banche creditrici che nel modo di agire, quanto meno anomalo, di questa amministrazione riscontrano un serio pericolo. Infatti contrariamente a quanto il Comune stesso, azionista Icpl, nella figura del Sindaco quale consigliere di amministrazione aveva sottoscritto relativamente al piano finanziario impostato su 45 anni di concessione, l’Amministrazione Comunale ha deliberato senza che se ne comprendesse il motivo una limitazione della stessa concessione portandola da 45 a 30 anni, disinteressandosi a quali conseguenze questo atto poteva portare. Su detta delibera oltre aver allarmato le banche e messo in serio pericolo la continuità lavorativa dell’Interporto con le immaginabili conseguenze, mette in seria difficoltà l’impresa sia nel varare un nuovo piano finanziario che nel reperire i fondi”. Inoltre si farebbero sempre più insistenti le voci di una prossima delibera di giunta, in base alle procedure per l’insediamento delle attività produttive (ex art. 5 DPR 447/98), in riferimento ad un nuovo Interporto limitrofo all’Icpl in località Campo Reale, sulla base di una proposta presentata da un’altra società per la realizzazione di una piattaforma industriale per la produzione di beni, servizi, logistica ed attività legate al porto di Civitavecchia, “precludendo così – ha aggiunto Ceppolino – ogni speranza al futuro dell’Icpl e del suo personale. Se le cose dovessero stare così, come da noi formulate, diffidiamo questa Amministrazione a continuare a percorrerle, poiché noi saremo pronti a portare l’intera vicenda, se ce ne fosse bisogno, davanti alla Magistratura. In considerazione però della grande responsabilità che da sempre contraddistingue questa organizzazione sindacale, chiediamo formalmente alle parti interessate Ente locale ed Icpl che al più presto possano indire con le parti sociali una riunione chiarificatrice al fine di venire a capo dei numerosi problemi che incombono sull’Interporto e che sino ad oggi sono stati sostanzialmente pagati dal mondo del lavoro”.