CIVITAVECCHIA – E’ stato accusato dal consigliere del gruppo misto Daniele Perello di essere responsabile, come l’attuale dirigenza dell’Autorità Portuale, della crisi di Seport. Ma l’ex presidente Giorgio Davoli, che ha lasciato il vertice della società il 5 agosto 2008, difende il proprio operato e i 12 anni trascorsi in Seport “durante i quali i bilanci, approvati oltre che dal C.d.A. e dall’assemblea dei soci anche dal collegio sindacale che ha svolto anche la funzione di “ revisore contabile”, sono stati sempre in sostanziale pareggio o in attivo consentendo – ha spiegato – la ripartizione di divendi alla proprietà. Solo un anno è stato registrato un passivo, però prontamente recuperato l’anno successivo. Il fatturato dell’azienda è passato dai circa 400.000 euro iniziali a circa 6.000.000 euro . Con un capitale iniziale di 20.000.000 di lire, passato in più riprese a 540.000 euro sono stati effettuati investimenti per circa 3.500.000 euro in impianti, mezzi, macchinari. Il livello di “rating “ stimato dagli istituti bancari è andato via via aumentando fino a raggiungere quasi il massimo. I soci Seport non sono mai stati chiamati a fornire garanzie per mutui e anticipi erogati dalle banche all’ azienda. I servizi offerti e cresciuti nel tempo rispetto agli iniziali hanno avuto apprezzamento sia dagli utenti (navi, agenzie, imprese) che dalla stessa Autorità Portuale e dalle altre Istituzioni operanti nel porto. A riprova le numerose lettere di encomio e gradimento ricevute dalla società, a fronte di una quasi totale assenza di proteste e rimostranze. Per quanto riguarda il personale dipendente ricordo che da 9 dipendenti iniziali si è arrivati a quasi 70, rispettando il necessario equilibrio con le commesse di lavoro. L’azienda in 12 anni di mia gestione non ha mai subito scioperi, contestazioni, vertenze irrisolte”. Davoli ha anche espresso tutto il proprio “disappunto e rincrescimento per l’attuale stato di crisi della azienda, confidando però – ha aggiunto – in una pronta capacità di ripresa e sviluppo per superare la concorrenza che è pur vero non proviene dalla città ma dai numerosi altri porti nazionali ed esteri toccati dalle navi”.
Porto
2 Novembre 2011
"In 12 anni mai vertenze irrisolte"

