Politica
2 Novembre 2011
"Un dibattito per rilanciare porto e città"

CIVITAVECCHIA – C’è chi parla di ‘‘liberazione’’ per il porto, chi auspica un’immediata nomina del prossimo presidente, chi ha visto nell’allontanamento di Ciani una ‘‘rinascita’’ per lo scalo e la città. Solo i sindacati, Cgil, Cisl e Uil unitari, guardano oltre, al di là dell’aspetto politico, esprimendo preoccupazione dal punto di vista operativo e produttivo. «Ancora una volta i giochi politici condizionano pesantemente le attività produttive – hannoo spiegato le organizzazioni sindacali – riteniamo riduttivo e fuorviante il dibattito che si è aperto da ieri, incentrato su valutazioni e giudizi sull’operato negli ultimi anni della presidenza e sulle caratteristiche del Commissario indicato dal Governo: ribadiamo, invece, le preoccupazioni per una gestione commissariale, la cui azione è inevitabilmente limitata alla gestione ordinaria, in una fase estremamente delicata, nella quale si giocano le possibilità di sviluppo dei traffici. I Porti hanno bisogno di una forte azione di promozione e sviluppo, non solo per evitare perdite di traffici, ma per consolidarli e acquisirne di nuovi. I grandi vettori nazionali ed internazionali vogliono certezze, un interlocutore istituzionale forte, che offra garanzie. I lavoratori e le imprese di Civitavecchia devono sapere quali prospettive di crescita sono traguardabili entro una politica portuale chiaramente definita. Commissariare l’Ente proprio quando l’attuale Piano Operativo Triennale è in scadenza e si deve procedere ad elaborare quello nuovo, non ci pare il modo migliore di affrontare le sfide che l’uscita dalla crisi internazionale pone. Per questo, al di là dell’esito dei ricorsi presentati al Tar, garantiamo il nostro impegno per superare rapidamente la fase “commissariale”». Secondo il movimento politico Freedom, invece, in questa fase «occorre che si apra un ampio dibattito tra le forze politiche, sindacali e sociali della città che abbia un solo obiettivo: costruire uno scalo più forte che sappia dialogare con l’amministrazione comunale per giungere ad una “vision” strategica del futuro del nostro territorio. Quello che è mancato, almeno negli ultimi cinque anni – hanno spiegato – è stata una impostazione comune dello sviluppo: Palazzo del Pincio e Molo Vespucci hanno infatti portato avanti i loro progetti senza una vera sinergia, e questo a scapito di Civitavecchia e della sua economia. Appaiono fuori luogo le dichiarazioni di alcuni esponenti di sinistra, che oggi si “scandalizzano” per la decisione assunta dal ministro Matteoli. La stessa levata di scudi non ci sembra di averla mai letta quando i tanti governi di centro sinistra cacciavano manager nelle varie aziende pubblica, solo perché vicini al centro destra». Freedom si augura che, per la scelta del nuovo presidente, si opti per una figura dotata di esperienza e autorevolezza, conoscenza della materia e delle dinamiche portuali. «Speriamo – hanno aggiunto – che non si vada, invece, a trovare personaggi di profilo scadente, con il solo merito di essere amici di qualche potentuccio di turno. Non abbiamo bisogno di un altro fantoccio. Sarebbe l’ennesimo schiaffo a Civitavecchia». Secondo il consigliere del Pdl Pasquale Marino con il commissariamento «il porto rinasce. La congiuntura internazionale sfavorevole, che ha portato ad un decremento sostanziale dei traffici marittimi, unita – ha sottolineato – ad una serie di decisioni gestionali alquanto discutibili hanno disegnato un quadro di crisi mai registrato prima d’ora all’interno del porto. Il dislivello che in questi tre anni si è registrato tra lo sviluppo effettivo del porto e quello della città è la testimonianza di come la mancanza di programmazione a Molo Vespucci sia stata la stella polare di un disastro già annunciato da tempo. Personalmente faccio i miei migliori auguri di buon lavoro al nuovo Commissario Comandante Fedele Nitrella, amico e collega, che ritengo persona seria e qualificata a ricoprire il prestigioso incarico». «Ci dispiace per la rimozione di Ciani dal punto di vista della nomina ai vertici di enti pubblici di importanza rilevante quali le autorità portuali. Tutti ricorderanno infatti il grande rammarico da noi espresso quando, anni addietro ad essere inesorabilmente esautorato dall’Autorità fu Moscherini, nonostante gli innegabili risultati raggiunti – hanno aggiunto dal Polo Civico – non condividiamo invece il commento dell’esponente di uno schieramento politico che avendo a suo tempo creato una cultura amministrativa deleteria che pretende di allineare al colore politico di chi governa tutti gli altri organismi che gli sono subordinati, parla ora di “colpo di coda della politica”. Di chi, insomma, non avendo a suo tempo valutato le conseguenze negative che una tale condotta avrebbe prodotto, vede adesso applicato lo stesso principio nei confronti di un soggetto ancora più esposto all’estromissione per avere interpretato la presidenza dell’ente portuale adottando modalità di gestione di tono e qualità certamente minori del suo predecessore. Auspichiamo che quanto prima si determini un clima di autentica collaborazione fra Amministrazione comunale e Autorità portuale che produca consistenti e benefici effetti sulla città e sull’entroterra». Infine il direttivo di Civitavecchia al Centro Club delle Libertà, che ammette il peso politico della decisione del commissariamento. «Insieme, tutte le forze politiche del centro destra, hanno contribuito a questo risultato importante – hanno spiegato – segno che, in città qualcosa sta cambiando, qualcosa si sta rafforzando. Si spera che questa vicenda riavvicini le parti politiche per raggiungere un altro traguardo ormai vicino, il Commissariamento prima e il congresso del Pdl poi, riavvicinando i molti scontenti e delusi dall’inerzia causata dalla precedente nomina di Ciani che, certamente, ha sconvolto la città».