CIVITAVECCHIA – “Comprendiamo la sua scelta di rinunciare all’opportunità di essere inserito nel Tribunale, ma ci preme per chiarezza fare alcune precisazioni”. E’ pronta la replica della Provincia di Roma sulla vicenda dell’inserimento dei cassintegrati nei tribunali, alla luce della denuncia di un civitavecchiese che, alla fine, ha scelto di rinunciare all’incarico per via di alcune “anomalie” nel contratto. “Il protocollo che abbiamo firmato nei mesi scorsi con i tribunali e gli uffici giudiziari del territorio – hanno spiegato l’assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione Massimiliano Smeriglio e il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà Gino De Paolis – ha riguardato un investimento di circa un milione di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo, che sono serviti a individuare e selezionare 270 lavoratori in cassaintegrazione o in mobilità della Provincia di Roma. A tutte le persone coinvolte, è stata garantita un’integrazione economica di circa 300 euro mensili da sommare per 12 mesi all’indennità di disoccupazione o al reddito da cassaintegrazione, cifra dichiarata in tutte le fasi di comunicazione ufficiale da parte dell’amministrazione provinciale. Questo importante progetto, che vede coinvolti in maniera sinergica gli uffici della giustizia e la Provincia di Roma, è il primo nel suo genere in Italia e ci permette di sperimentare un meccanismo nuovo che ha un duplice obiettivo: da un lato, si vogliono alleviare le enormi difficoltà, per mancanza di personale e di fondi, in cui versa il “sistema giustizia”; dall’altro, cerchiamo di offrire una nuova opportunità di reinserimento nel circuito lavorativo a chi in conseguenza dell’attuale crisi economica traumaticamente ne è stato escluso. Ci auguriamo che a questa prima fase di sperimentazione e di verifica sul campo dell’efficacia del progetto possano seguire, anche grazie alle osservazioni dei tanti lavoratori che stanno partecipando, miglioramenti e assestamenti per il futuro”.