di GIAMPIERO ROMITI
RIFIUTI –
Parole diverse: una… gentile, l’altra aggressiva e capace di incutere timore. Già, parole diverse.
Ma significano entrambe la stessa cosa: la “monnezza” finisce in un infernale macchinario, viene bruciata e chi s’è visto s’è visto.
Dice: vabbè, ci troviamo nell’ambito della banalità: son tutte cose che si sanno, queste. Vero: obiezione cristallina, non fa una grinza. Però, c’è un… però.
Quest’insaziabile divoratore di rifiuti di ogni genere, qualcuno ha ipotizzato possa entrare in funzione dalle parti di Torre Valdaliga Nord.
Sì, laggiù dove si respira aria purissima, dove le ciminiere per sessant’anni – senza mai “riposarsi” un secondo: meritano il Nobel dello stakanovismo! – hanno sparso sulla nostra città e sui centri limitrofi (Allumiere, soprattutto) Chanel n.5 e dove tra poco si avrà la fortuna di trovare l’elisir dell’eterna gioventù grazie ai “massaggi” delle polveri sottili, figlie legittimissime di uno straordinario balsamo chiamato “carbone pulito”.
E così – visto che andiamo fieri di poter contare su una classe dirigente talmente qualificata dal concederci il privilegio di farci vivere in una paradisiaca dimensione infarcita di mare inquinato.
Di debordante inquinamento acustico e atmosferico; di traffico che sta toccando il suoi picchi di pazzia grazie all’overdose di rotonde intorno alle quali girano anche e soprattutto gli “zibidei” di infuriatissimi automobilisti; dell’aumento drammatico di tumori, leucemie e malattie di varia entità all’apparato respiratorio e del vergognoso ed impunito stupro di un territorio ormai boccheggiante sotto il peso insopportabile di stratonnellate di cemento armato – tanto per completare l’opera, perché non dare il via libera ad un termovalorizzatore-inceneritore?
Per ora, chiaramente, ci troviamo immersi nel campo delle supposizioni, che però non agevolano la tranquillità poichè avanzate da tutti gli autorevoli media della Capitale.
Ma dobbiamo anche aggiungere che ci confortano le prese di posizioni sia dell’onorevole Tidei che ha rivolto un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, sia del vice sindaco nonché assessore ai Lavori Pubblici, Zappacosta, che s’è detto «assolutamente convinto che da parte della Regione Lazio e della presidentessa Renata Polverini non ci sia alcuna intenzione di bruciare l’immondizia a Tvn». Cosa pensare?
Che stando alle intenzioni perfettamente bipartisan suindicate, i civitavecchiesi possono, e devono, sperare che non venga perpetrato il miliardesimo attentato alla propria salute.
Ma sarà bene tenere la guardia alta. Alè.
VIA PINELLI –
S’è così risolto un problema che noi per primi (scripta manent e l’archivio dove alloggiano le copie dei giornali esiste per essere a disposizione di chicchessia) abbiamo a più riprese auspicato, sottolineando che i poveri cristi che hanno rischiato di veder sfumare il sogno di comprarsi una bella casetta, altro non erano che vittime di una situazione assurda, figlia della leggerezza dei “gestori” di un servizio importantissimo quale l’Urbanistica.
Un aspetto, questo, che i dilettanti allo sbaraglio della politicchia locale hanno preferito, e preferiscono ancora, dimenticare nel corso di pietose conferenze stampa infarcite di populismo e di demagogia di infima lega.
In una (conferenza) in particolare s’è scatenato il consigliere “misto” Daniele Perello gridando a squarciagola «Ha vinto la città» e schernendo i giornalisti, tra i quali il sottoscritto (grazie per l’importanza, assolutamente immeritata, attribuitami), che a suo avviso si sono occupati del “caso via Pinelli” in maniera superficiale e strumentale.
Che dire?
Per prima cosa, quanto già scritto qualche riga sopra: l’ex rifondarolo fulminato sulla strada dei poteri forti (con in testa il Marchese del Pincio), in preda ad un irrefrenabile delirio non s’è reso conto delle amenità che stesse blaterando. In compenso, però, e questo in secondo luogo, la risibile performance almeno a noi lo ha reso molto ma molto simpatico.
Ed il motivo è semplice. Ogni villaggio, ogni città, ogni paese, ogni comunità che si rispettino hanno il proprio giullare.
Civitavecchia da tempo ne era alla disperata ricerca. Finalmente l’ha trovato.
Evviva.
DOMENICA –
Oggi è festa: godete gente, godete. Fino ad esaurimento… scorte Tutto bene quel che finisce bene: così si dice, vero? E allora è giusto che gli acquirenti degli appartamenti dello stabile rimasto “incatenato” per lunghissimo tempo stiano ancora brindando. Si scrive termovalorizzatore, si legge inceneritore.

