di STEFANIA VIGNAROLI
CERVETERI – Numerosi roghi la notte scorsa hanno illuminato la città etrusca, la frazione balneare di Cerenova, e la vicina città di Ladispoli. Sono trenta i cassonetti completamente dati alle fiamme da una banda di vandali ancora in circolazione, che con la complicità del buio, si è mossa indisturbata nel territorio etrusco e limitrofo, appiccando il fuoco ai raccoglitori. Prese di mira sopratutto le campane per la differenziata contenenti carta e plastica. Le fiamme alte e l’odore acre dei rifiuti carbonizzati hanno gettato nel panico le vie più colpite. I carabinieri della stazione di Cerveteri sono stati immediatamente avvisati dalla popolazione spaventata dai roghi e dal fumo nero che ha invaso interi quartieri. Le forze dell’ordine hanno tempestivamente avvisato i vigili del fuoco del distaccamento di Cerenova, la squadra A26 di turno con cinque uomini e un mezzo pesante, ha lavorato da mezzanotte fino ad alba inoltrata per spegnere gli incendi. Intasato il centralino dei caschi gialli per le numerose chiamate dei civili spaventati e incessante il lavoro per le forze dell’ordine, non appena i vigili riuscivano a spegnere un rogo e a riportare la calma in una zona arrivava immediatamente l’ennesima segnalazione. Nel territorio etrusco le vie più colpite sono, Via Morlacca e Via Chirietti, dove rimangono solo le macerie di grandi cassonetti e buste di rifiuti, a Ladispoli maggiormente colpito Viale Europa. Ancora la vaglio degli inquirenti la natura degli incendi, ma dalle prime indiscrezioni sembra che i piromani abbiano gettato carta infuocata, o la diavolina che normalmente si usa in casa per il caminetto, all’interno dei cassonetti contenenti principalmente plastica, l’alto materiale infiammabile ha aumentato in maniera esponenziale la combustione, avvolgendo nelle fiamme anche le campane adiacenti, in questo modo i roghi sono aumentati di dimensioni e hanno coinvolto le intere file dei raccoglitori per la differenziata. Indagini a 360 da parte delle forze dell’ordine: «Stiamo lavorando – afferma il vicecomandante D’Amato della compagnia dei carabinieri di Cerveteri – riteniamo che la mano che ha causato gli incendi nelle diverse parti del comprensorio e nel vicino comune ladispolano sia la stessa, continuiamo negli accertamenti per avvalorare questa ipotesi, e ci auguriamo di prendere i responsabili il prima possibile».

