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    Sport
    2 Novembre 2011
    ROMA 2020. Civitavecchia è già fuori gioco

    CIVITAVECCHIA – Civitavecchia adesso ci prova con le Olimpiadi. Dopo la Coppa America di Vela e i campionati del mondo di nuoto, ogni evento internazionale è quello giusto per lanciare la candidatura della nostra città. Ultima in ordine di tempo è l’idea avuta dal presidente del circolo locale di Nuova Italia Patrizio Carraffa. Un’idea che resterà tale perchè appena mercoledì è stata presentata al Palazzo dei Congressi dell’Eur la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020 nel corso degli stati generali di Roma Capitale. Nell’occasione, oltre all’organigramma del Comitato Organizzatore, sono stati illustrati la collocazione degli impianti che ospiteranno le varie discipline. Per quanto riguarda gli sport ‘‘acquatici’’ e in particolar modo la vela, che secondo Carraffa poteva essere ospitata al Porto Riva di Traiano e alla Lega Navale, si svolgerà invece ad Ostia e nell’area del Porto di Roma, che non è lo scalo locale ma quello tra Fiumicino e Ostia. Il progetto di Roma 2020 con la dislocazione di tutti gli impianti e le rispettive discipline è già on line sul sito ufficiale della candidatura olimpica italiana (www.2020roma.it). Civitavecchia potrà al massimo ambire a qualche allenamento o gara amichevole, come la sfida di pallanuoto tra l’Italia e la Croazia, organizzata all’ultimo momento proprio alla vigilia dell’inizio dei mondiali di Roma 2009, nessun evento Olimpico quindi. L’idea di Carraffa per quanto possa essere affascinante non è realistica e realizzabile come dimostrano i precedenti. La proposta civitavecchiese è infatti arrivata in ritardo, ci si poteva infatti pensare prima attivandosi subito dopo la scelta da parte del Coni di puntare sulla Capitale, e non adesso che è stato presentato il progetto di Roma 2020 con tutte le discipline e gli impianti già assegnati.