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    Politica
    2 Novembre 2011
    Salta ancora la mozione Lombardi, guerra in consiglio

    di MATTEO MARINARO

    CIVITAVECCHIA – I banchi della presidenza del consiglio comunale occupati per protesta dai consiglieri Gatti, Piendibene e Tidei. La maggioranza, con il sindaco, segretario generale e presidente del consiglio sistemata nei banchi immediatamente avanti che in una baraonda generale approva con 19 voti gli assestamenti di bilancio. È finito in un caos senza precedenti il consiglio comunale di oggi. Una bagarre che non si era mai verificata alla Pucci, nonostante all’odg ci fossero dei provvedimenti di estrema importanza. La superficialità da entrambi gli schieramenti ha avuto la meglio sul dialogo politico che ha ceduto il passo allo scontro di basso livello facendo trascendere la riunione  in una clima da guerriglia. La scintilla che ha fatto esplodere la minoranza, è stata la richiesta della maggioranza di anteporre la discussione per l’approvazione degli assestamenti di bilancio prima degli argomenti in seconda convocazione previsti per oggi(rimandati già per ben due volte), tra i quali la mozione per la rimozione di Lombardi. Anche questa volta la maggioranza è riuscita a schivare l’argomento. La mattinata si era aperta con la discussione della mozione presentata dal consigliere Manuedda inerente le tematiche del piano parcheggi. Vista l’urgenza di approvare gli assestamenti di bilancio che per legge devono essere licenziati entro il 30 di novembre, la maggioranza aveva tentanto di invertire l’ordine dei lavori per riuscire a votare subito il provvedimento dato che alle 15 sindaco e giunta avrebbero dovuto partecipare a Tolfa ad una giunta itinerante convocata dal presidente della Provincia di Roma Zingaretti per fare il punto sul quadrante Lazio Nord. Manuedda avrebbe anche ritirato il provvedimento, a patto che la maggioranza avesse relazionato per iscritto circa l’iter, bandi, gare e procedure interenti il piano CONSIGLIOurbano del traffico e il piano parcheggi. Ma lo ‘‘spirito’’ della mozione è stato cambiato strada facendo, con i consiglieri di maggioranza che per primi hanno iniziato a discutere in maniera prolissa del tema ‘‘parcheggi in città’’ per essere seguiti poi dai colleghi di opposizione che ovviamente hanno replicato ribattendo punto per punto. La discussione è durata tre ore. Poi il provvedimento è stato licenziato all’unanimità con un emendamento che inserisce nel provvedimento la possibilità di destinare una ‘‘quota rosa’’ dei parcheggi. A questo punto il tempo da dedicare alle mozioni era stato lungamente esaurito (doveva essere discusso in una sola ora) e la discussione degli assestamenti di bilancio sarebbe andata a farsi benedire. È stata convocata quindi una conferenza dei capigruppo per stabilire l’ordine dei lavori e da li l’idea di invertire l’ordine dei lavori. Per la minoranza un’operazione non attuabile e non prevista dal regolamento, ma il segretario Annibali ne ha sancito la legittimità. La proposta è stata votata con 18 voti favoreli e 7 contrari. L’opposizione, dopo una breve riunione ha occupato temporaneamente la Pucci, chiedendo che i punti di seconda convocazione fossero inseriti nel prossimo consiglio del 2 dicembre. Nulla da fare. Per il sindaco la proposta della minoranza era un ricatto mentro per Cappellani l’ordine del giorno della prossima seduta ormai è stato fissato, ed è quindi necessario convocare una nuova conferenza dei capigruppo per poter stabilire un’altra seduta del consiglio comunale per discutere di quegli argomenti. Insomma, tre ore a parlare dei parcheggi e poi la richiesta di invertire l’ordine dei lavori, rinviando a prossima seduta 13 punti in seconda convocazione. «Un modo CONSIGLIOsurrettizio per evitare di discutere di Lombardi» ha dichiarato Piendibene mentre per Gatti «È stata violata la giustizia e faremo ricorso». «Se avessero detto di rimandare il dibattito a data certa – ha aggiunto la Tidei – avremmo pure potuto trovare un accordo. Ma c’è un sindaco padrone che decide se e quando discutere con dietro una banda di pecoroni che mugugnano e si lamentano senza un minino di autonomia». La maggioranza sistemata in prima fila ha fatto l’appello e ha votato gli assestamenti con 19 voti favorevoli per poi sciogliere il consiglio. A margine il sindaco ha convocato una conferenza stampa: «Un’azione di ostruzionismo del Pd – ha accusato Moscherini – Hanno tirato fuori la loro anima veterocomunista. Serve un nuovo regolamento del consiglio, che non può rimanere ostaggio di 3 facinorosi». Poi ha parlato di Lombardi: «Vado orgoglioso del suo lavoro – ha precisato il sindaco – se farà causa per le calunnie che ha ricevuto mi costituirò parte civile».