Politica
2 Novembre 2011
Scambio di accuse tra Noi Insieme e Pd

CIVITAVECCHIA – Non si placano le polemiche sulla “Befana Tricolore”, la manifestazione promossa dal senatore Domenico Gramazio e dal consigliere regionale Tommaso Luzzi, organizzata all’aula Pucci dal consigliere comunale Fabrizio Reginella e dal presidente della seconda circoscrizione Giancarlo Frascarelli. “Ci troviamo ancora di fronte a quella classe politica del no a prescindere – tuonano dall’associazione cattolica ecumenica Noi Insieme – invece di dare risalto all’evento in se, tra l’altro molto apprezzato dai partecipanti e quindi ben riuscito nel suo intento, si sono mosse critiche infondate su argomentazioni futili quali la foto che ritrae il premier vittima di uno spiacevole incidente recentemente accadutogli”. E tirano in ballo l’ex presidente della Regione Piero Marrazzo “che si sono prodigati nel confortare – spiegano – mentre sperperava 30.000 euro al mese in viados percependo tra l’altro ancora lo stipendio da presidente, pur non ricoprendone più l’incarico. Li vediamo impegnati a plaudire la candidatura di Emma Bonino alla presidenza della Pisana, nonostante sia passata alla storia per le sue lotte anti proibizioniste e le battaglie per la liberazione delle droghe leggere. Questi solo alcuni degli aspetti che ci fanno ritenere che dispensare giudizi morali sia sicuramente fuori luogo e sicuramente non appannaggio di certi personaggi”. Plaudendo l’iniziativa e ringraziando gli organizzatori, l’associazione spera anzi di ripetere l’iniziativa anche il prossimo anno. Ma pronta è stata la replica del partito democratico, con la segretaria Roberta Galletta che parla di argomentazioni “speciose e strumentali per un episodio spiacevole che, tra l’altro – ha spiegato – è stato stigmatizzato anche da alcuni esponenti del Pdl. Tirare in ballo Marrazzo o la Bonino ci sembra assolutamente fuorviante e di cattivo gusto”. E il Pd invita l’associazione “a non sperticarsi per sostenere due personaggi, la cui azione politica – hanno aggiunto – ha ben poco di morale. A meno che la stessa associazione non ritenga coerente con i principi cattolici sostenere sindaci di ogni colore, chiedere favori di ogni genere e poi pugnalarli alle spalle, cambiare partito e coalizione a secondo delle convenienze e distribuire a dei bambini materiale elettorale. L’episodio in questione non centra nulla con la morale cattolica. Si è trattato solo di uno scivolone sul quale probabilmente sarebbe meglio stendere un velo pietoso”.