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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Scoperta discarica abusiva al Pisciarello

    TARQUINIA – Scoperta a Tarquinia una quantità, per lungo tempo insospettabile, di rifiuti urbani interrati in un terreno situato in località “Pisciarello”. Una discarica abusiva, cioè, venuta alla luce più di un anno fa e di cui si ha notizia soltanto oggi. Alcuni cittadini da giorni non fanno altro che parlare dell’inquietante ritrovamento. Secondo quanto appreso, ad occuparsi di questi rifiuti è la Provincia di Viterbo che a suo tempo, per tramite della polizia provinciale, effettuò i sopralluoghi insieme alla forestale e alle istituzioni preposte. Sulla questione è anche in corso una conferenza dei servizi che dovrà poi decidere il destino di quella discarica fuorilegge sulla quale, si apprende dal Comune, si riuscirà a sapere qualcosa di più preciso nei prossimi giorni, quando, carte alla mano, si avranno i risultati delle analisi effettuate sul terreno. Analisi, cioè, necessarie a capire con precisione di che tipo di rifiuti si tratta e come è possibile intervenire. Tutto ha avuto inizio a seguito di un’abbondante pioggia che ha generato percolato, un liquido melmoso scaturito dai rifiuti, sul quale immediatamente gli inquirenti hanno puntato l’attenzione per capire con esattezza di cosa si trattasse. È stato così che, seguendo le tracce di quel percolato lasciato libero di scivolare sul terreno, si giunse ad individuare l’area che per circa tre ettari nascondeva rifiuti nel sottosuolo. Ad oggi quel terreno non è vendibile sul mercato a causa della presenza dei rifiuti sui quali sono state avviate le opportune analisi. Per legge, “il percolato deve essere captato ed opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti ad hoc debitamente autorizzati allo smaltimento di rifiuti liquidi”. Il Comune di Tarquinia ha immediatamente emesso una ordinanza di bonifica recapitata al proprietario del terreno che sarebbe stato , però, inottemperante. Il Comune ha dunque preso in mano la situazione, dando un incarico ad un ingegnere il quale ha avviato uno studio di ricognizione: carotaggio del terreno, analisi dei rifiuti, prelievi a campione. Solo con documenti alle mani sarà possibile avviare un piano di intervento, con un progetto di bonifica del terreno che sarà discusso in sede di conferenza dei servizi, già da tempo avviata tra Regione, Provincia, Comune, Forestale e Arpa. Intanto però è trascorso più di un anno.