Cronaca
2 Novembre 2011
Scuola, caparra per la mensa è protesta

LADISPOLI – È appena iniziato l’anno scolastico e le famiglie ladispolane già si sono ritrovate nel caos. Quest’anno i bambini che usufruiranno del servizio mensa dovranno infatti versare anticipatamente alle casse comunali una sorta di caparra pari a 50 euro ciascuno, che poi saranno restituite a fine anno scolastico se i genitori saranno in regola con i pagamenti. La richiesta non piace ai genitori pronti a dare inizio a manifestazioni di protesta. A prendere le parti delle famiglie è pure Claudio Stefani, di Forza nuova Ladispoli’’: «Ora vorremmo prendere per esempio una famiglia monoreddito con due figli che frequentano la mensa, in questo mese ci si è visto recapitare la tassa sui rifiuti con scadenza al 30 settembre, aggiungiamo 100 euro di anticipo per la mensa, tutto il materiale che concerne l’inizio dell’attività scolastica per non parlare delle bollette che arrivano normalmente ogni mese, senza poi parlare di chi ha un mutuo sulle spalle. Come fa una famiglia a vivera cosi?» «Sappiamo – prosegue l’esponente di Forza Nuova – che ogni anno le rette del servizio mensa vengono evase sempre da più famiglie, creando cosi un enorme buco nelle casse del nostro Comune, ma non ci sembra questo il metodo giusto per combattere l’evasione». Forza nuova chiede così all’amministrazione comunale di tornare sui suoi passi, senza chiedere nessun tipo di anticipo alle famiglie, ma come gli scorsi anni chiede di «far recapitare i bollettini direttamente a domicilio o tramite la scuola ad ogni alunno». «Questo non è solamente il pensiero dei ragazzi di Forza nuova – conclude Stefani – ma è la voce di centinaia di genitori che ogni giorno aspettano l’uscita dei propri figli nei vari plessi di Ladispoli».