CIVITAVECCHIA – A pochi giorni dal momento in cui dovrà ufficialmente lasciare i locali di via Giusti, l’Unicef lancia l’appello. “Ringraziamo quanti, in questi giorni, ci sono stati vicini e ci hanno mostrato affetto e solidarietà – ha spiegato Pina Tarantino – ma adesso abbiamo bisogno di qualcosa di concreto, di locali dove poter continuare a svolgere la nostra attività finché non ci verrà assegnata una sede alternativa. Ci servirebbe uno spazio con due stanze ed un bagno, centrale e facilmente raggiungibile dai nostri volontarie e dai bambini; siamo disposti a pagare anche un minino di affitto, magari avviando una sorta di colletta tra di noi”. L’obiettivo è quello di non interrompere l’attività che, in questo periodo, è piuttosto intensa: basti pensare alla realizzazione delle Pigotte, ai progetti avviati negli istituti cittadini per il nuovo anno scolastico e di una importante manifestazione da preparare per metà novembre, quando la scuola “Alessandro Cialdi”, prima nel Lazio, sarà investita del titolo di “Ambasciatrice Unicef”. “Giovedì scorso – ha aggiunto Tarantino – insieme a due funzionari di Unicef Italia siamo stati ricevuti dal dirigente dell’ufficio Patrimonio del Comune che ha ribadito come il Pincio ha necessità di riacquisire i locali di via Giusti”. L’Ufficio Patrimonio ha ribadito che le associazioni interessate dal provvedimento potranno richiedere l’utilizzo di altri locali quando sarà terminata l’operazione di censimento e certificazione delle associazioni locali esistenti, a seguito del bando che verrà emanato. La prospettiva è quella di chiudere la vicenda entro l’inizio del prossimo anno.
Società
2 Novembre 2011
Sfratto di via Giusti, l'appello dell'Unicef

