CIVITAVECCHIA – Un nuovo spazio culturale nel segno di una persona che, in città, ha lasciato un’impronta profonda, e non solo sotto il profilo spirituale. Sarà infatti inaugurato domenica mattina alle 11 il nuovo teatro della chiesa di San Gordiano, intitolato proprio al compianto vescovo monsignor Carlo Chenis: un teatro da 100 posti, inserito all’interno dell’oratorio ‘‘Giovanni Paolo II’’ e fortemente voluto dal parroco don Ivan Leto che ha chiesto una mano alla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. L’ente di origine bancaria ha risposto con entusiasmo, mettendo a disposizione un prezioso contributo e partecipando in prima persona a tutta una serie di lavori di ristrutturazione dei locali e delle strutture (aule per il catechismo, attrezzature informatiche, tetto dell’oratorio, sacrestia e locali parrocchiali) in occasione anche dei primi 50 anni della parrocchia. Lavori che, grazie al contributo della Fondazione Cariciv, della Regione Lazio e le offerte di semplici cittadini, sono iniziati nel 2007 e termineranno il prossimo anno con il rifacimento dell’altare ma che, sicuramente, toccano l’apice nell’inaugurazione di domani mattina. Presenti alla cerimonia del taglio del nastro il presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. Vincenzo Cacciaglia e il sindaco Gianni Moscherini. Già approntato anche un mini cartellone teatrale che vedrà le compagnie locali calcare le scene del teatro: si parte sabato 8 ottobre, alle 21, con lo spettacolo “Il cuore di Napoli” della Compagnia “Anta&go”; il 15 ottobre si prosegue con “Le chiacchiere delle donne” della Compagnia del Sorriso; il 22 ottobre la “Blueintheface” propone “Ti ricordi amore mio” di Enrico Maria Falconi e, il 30 ottobre, il laboratorio teatrale dell’Itis Marconi sarà in scena “La bella e la bestia… se vi pare” di Anna Baldoni. La prevendita, già avviata, è ancora disponibile il martedì ed il venerdì, dalle 19 alle 20, all’oratorio Giovanni Paolo II. Un oratorio che, da poco istituito, vuole diventare per i quartieri su cui insiste, Campo Dell’Oro, San Gordiano, Casaletto Rosso e Boccelle, il luogo dove un’adolescenza oggi un po’ sbandata, senza guide e modelli certi di riferimento, possa trovare serenità, accoglienza, stimoli ed entusiasmo. Un obiettivo che si vuole raggiungere anche attraverso questi lavori di ristrutturazione ai quali ha partecipato anche la Fondazione Ca.Ri.Civ. per ammodernare i locali preesistenti, potenziare la strumentazione informatica e multimediale e realizzare un nuovo campetto con giochi per bambini e ragazzi, per accompagnare i momenti formativi, culturali e didattici già messi in campo. «L’obiettivo – ha spiegato soddisfatto don Ivan Leto – è quello di creare un moderno aggregativo funzionale, dinamico ed organizzato da imitare e trasferire anche in altri quartieri della città, coinvolgendo le istituzioni educative, politiche, amministrative e le associazioni culturali nell’organizzazione di un oratorio che diventi incubatore formativo, laboratorio di idee, osservatorio dei fenomeni di disagio giovanile, luogo di recupero di situazioni anomale. Ci siamo voluti riappropriare di questi nostri locali, trasformandoli così in un importante punto di riferimento per i ragazzi e per le loro famiglie». Quello di potenziare l’oratorio di San Gordiano rappresenta un importante obiettivo, se si considera, soprattutto, l’assenza di attività, strutture e servizi istituzionali in questi quartieri.
«Sosteniamo questa realtà – ha aggiunto soddisfatto il presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. Vincenzo Cacciaglia – perché possa diventare a tutti gli effetti un punto di incontro per i bambini ed i giovani e un centro di sostegno alle famiglie. La Fondazione continua ad essere molto sensibile a questo tipo di problematiche, soprattutto quando si tratta di offrire opportunità in più ai nostri giovani, aiutandoli nella loro crescita per renderli degli ottimi cittadini. Sono loro il nostro futuro. E gli oratori rappresentano una realtà che va senza dubbio potenziata».
Società
2 Novembre 2011
Si inaugura il teatro "Carlo Chenis"

