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    2 Novembre 2011
    <strong>ALPINISMO</strong>. Domani verr&agrave; proiettato il film-documentario dell'impresa degli scalatori dell'Athlos

    CIVITAVECCHIA – L’asd Athlos Club Civitavecchia, affiliata alla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana FASI, il Comune di Civitavecchia – Assessorato alla Cultura e Assessorato allo Sport – con il Patrocinio del C.P. C.O.N.I. di Roma e del Club Alpino Italiano Sezione di Roma, invitano la cittadinanza domani alle ore 11 alla Biblioteca comunale in Piazza Calamatta – Civitavecchia dove verrà proiettato del Film documento sulla Spedizione alpinistica di una vetta inviolata nella Cordillera Blanca Peruviana
    Il film-documento tratterà delle cordate degli alpinisti che hanno partecipato alla spedizione nel maggio del 2010 sul Nevado Shaqsha dalla Qebrada Rurec aprendo 2 vie nuove per la spedizione italiana “Cordillera 2010”, raggiungendo una vetta inviolata a oltre 5000 metri, utilizzando materiale in gran parte trasferiti con aerei, pulman, jeep, muli e cavalli fino ad arrivare al campo base a quota 4.100 circa, nel campo avanzato e per i bivacchi in parete.
    Andrea Di Donato, Roberto Iannilli e Ivo Scappatura hanno aperto “El sueño de los excluidos” (1440m, max VII/VII+ e A2) sulla parete sud-est della Punta a quota 5040m del Nevado Shaqsha (Quebrada Rurec Valley, Huantsàn, Cordillera Blanca, Perù).
    Nello stesso periodo sempre sulla stessa Punta ma sulla parete Sud, Luca D’Andrea e Massimo Massimiano hanno aperto “La Teoría de la gota de agua” (800m, max VII- e A2).
    Due vie nuove che raggiungono una Punta, mai scalata in precedenza, del bellissimo Nevado Shaqsha (5703m, massiccio dello Huantsàn, Cordillera Blanca, Perù). Il tutto in quella Qebrada Rurec che in molti descrivono come un autentico “Yosemite” Sudamericano.
    E’ questo il risultato della spedizione composta da Andrea Di Donato di Castelli, Teramo, Giuseppe Trizzino fotografo di Grenoble www.g-prod-z.com e romano da un po’ di anni, Ivo Scappatura di Civitavecchia, Luca D’Andrea e Massimo Massimiano entrambi di Sulmona e Roberto Iannilli di Ladispoli.
    Per la città di Civitavecchia non è usuale avere suoi alpinisti in attività extraeuropee in zone non frequentate e che hanno scalato enormi pareti di granito e di elevata difficoltà considerando anche l’inverno peruviano a circa 5.000 metri. Si consideri inoltre che alcune vette non sono mai state raggiunte e che la spedizione era volta anche all’apertura di nuove vie di almeno 1000 metri.
    L’ Ingresso Libero, è gradita la puntualità – info 3281167745