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    2 Novembre 2011
    <strong>CALCIO/Eccellenza</strong>. Civitavecchia, Clemeno solo e tartassato

    CIVITAVECCHIA – Sognare? Clemeno continua a proibirlo al suo Civitavecchia nonostante la classifica e le prestazioni della squadra, che domenica ha cominciato il girone di ritorno regolando al Fattori la Foglianese per 2-1, inducano a farlo. C’è l’impressione che basterebbe un altro piccolo sforzo, magari un tassello a centrocampo, per raggiungere i play off e da lì poi tentare la scalata alla serie D. Un sogno, appunto, che potrebbe realizzarsi e siccome sognare non costa nulla perché farne a meno. Ma a Clemeno questa avventura sta costando, e fin qui parecchio, e per questo tiene a freno le ambizioni più che l’entusiasmo che per la verità – e lui stesso ne è consapevole – non è certo alle stelle: «Non nego – concorda – di essere particolarmente deluso dall’atteggiamento delle istituzioni locali e dalle realtà imprenditoriali di Civitavecchia dalle quali mi aspettavo un maggior coinvolgimento e una più evidente condivisione del mio progetto per accrescere il blasone della squadra di calcio della città. Neanche il cambio giuridico della società da A.S.D. a S.R.L. ha sortito gli effetti ed i benefici che pensavo potesse determinare nel tentativo di coinvolgere più soggetti imprenditoriali in questa avventura nerazzurra. Nonostante ciò intendo almeno per ora,e da solo ovviamente, continuare in questa mia avventura mantenendo gli impegni precedentemente assunti e che stanno confermando a livello di risultati , il buon lavoro svolto sino ad oggi. E’ evidente che i programmi hanno subito un cambiamento seppur lieve ed hanno come obiettivo primario, quello di raggiungere e consolidarci nei quartieri alti della classifica come attualmente siamo posizionati, senza voli pindarici di vincere il campionato. Non è questo il nostro programma ed il nostro obiettivo. Peraltro la rosa che attualmente gestisce il nostro tecnico riscuote la sua completa fiducia e pertanto intendiamo proseguire e continuare con la stessa intelaiatura. Lo ribadisco ancora una volta per evitare qualsiasi fraintendimento». Da solo in buona sostanza di più non può fare e questa è la realtà dei fatti, che conta più di ogni parola spesa in questi mesi per il Civitavecchia, che attendeva un aiuto concreto dal Comune dal quale invece è giunta una ingiunzione di pagamento di poco meno di 14mila euro per il mancato pagamento del canone per il Fattori. Dei 13,735, 00 di debito la gestione Clemeno ne ha accumulati da agosto a novembre del 2010 circa 6mila euro (ci sono stati notevoli aumenti sul canone orario) mentre i restanti 8000 vanno dal 15 settembre 2009 al giugno 2010 e risalgono quindi all’era Tersigni. In caso di mancato pagamento entro 10 giorni (che sarebbero scaduti il 7 gennaio) il Comune ha minacciato di inibire la squadra dall’utilizzo del Fattori e nel frattempo attraverso una successiva missiva (datata 29 dicembre) ha chiesto la restituzione della copia delle chiavi quasi a volersi spianare la strada per uno ‘‘sfratto’’ che sarebbe clamoroso oltre che paradossale…