CIVITAVECCHIA – «La Snc non ha più voglia di fare da bersaglio a polemiche e critiche». Lo afferma il presidente rossoceleste Ivano Iacomelli, spalleggiato in questo contrattacco dal consigliere comunale Riccardo Sbrozzi e dal responsabile del settore nuoto Riccardo Coleine. Come in un vero e proprio scenario di guerra la Snc ha dislocato la sua artiglieria pesante su più fronti rispondendo al fuoco nemico con l’intenzione di uscire dal fuoco di fila in cui è capitato. La massima carica rossoceleste è entrata però solo nel merito della vicenda relativa alla sfida tra l’under 13 civitavecchiese e quella del Latina balzata agli onori delle cronache nazionali per la denuncia da parte del club pontino di un’aggressione subita in acqua da un suo giocatore da part di un 12enne in forza ai rossoceleste. L’indagine avviata dalla Fin ha dimostrato che le accuse erano infondate ed i provvedimenti del giudice unico, che ha chiuso il caso senza adottare provvedimenti disciplinare dopo aver ascoltato le testimonianze e aver visionato i video del match, lo hanno confermato. «E’ stata però fornita un’immagine fortemente distorta e senza alcun dubbio diffamatoria di questa società – afferma Iacomelli (intervento completo su civonline.it) – quasi a voler imputare agli allenatori e alla dirigenza una disattenzione nei confronti della educazione sportiva dei propri giocatori; società che, fino a prova contraria, pone al primo posto valori quali la lealtà e la correttezza prima, durante e dopo le gare, unitamente ala gioia per il gioco della pallanuoto». Il consigliere comunale Sbrozzi, che si conferma particolarmente attento alle questioni sportive ma anche all’immagine rossoceleste, punta invece il mirino di nuovo sull’assessore allo sport Petito prendendo spunto dalla sua tirata d’orecchie alla Snc sul caso relativo agli spazi acqua non concessi a Lestingi: «Non mi stupisce – dice Sbrozzi (anche il suo intervento integrale su civonline.it) – che chi ha fondato sul nulla la sua attività di assessore, non abbia capito nulla della polemica in corso. Anziché ritirare targhe e consegnare medaglie dovrebbe invece conoscere meglio le dinamiche relative allo Stadio del Nuoto e magari avrebbe scoperto che le due ore sottratte a Lestingi sono state assegnate ad altre società che vogliono giustamente svolgere le proprie attività in orario pomeridiano. E quindi la decisione non ha favorito la Snc». Peccato però che in tal senso il consigliere venga smentito dal responsabile del nuoto rossoceleste, anche lui smanioso di far sentire la sua voce: ««Tutti i giorni dalle 14 alle 16 da lunedì al venerdì – ci tiene a far notare Riccardo Coleine – 40 piccoli atleti civitavecchiesi si allenano nel faticoso ed impegnativo sport del nuoto agonistico dividendolo spazio acqua con gli atleti della Coser e con Lestingi, che gareggia per l’Aniene di Roma, ma per il quale provano una forte ammirazione ed è fonte di imitazione per tutti loro. C’è spazio per tutti, quindi, ma chi ci rimette davvero sono i nostri ragazzi che non possono allenarsi in vasca da 25, distanza sulla quale poi gareggiano. Le esigenze di Lestingi vanno rispettate al pari però dei 40 nostri atleti senza lamentarsi di cose che non esistono appellandosi a quel buon senso al quale si fa riferimento». Non è questa la sede giusta per dire se siano più importanti gli allenamenti del nostro campione del presente o di quelli (si spera) possano essere quelli del futuro, ma sta di fatto che l’intervento di Sbrozzi non è corretto quando afferma che appunto che della riduzione delle ore a Lestingi non ne giovi la Snc. Il consigliere del Pdl alza lo scudo davanti alla Snc anche sulla vicenda relativa alla nuova intitolazione dello Stadio del Nuoto. «Di Gennaro (si riferisce al segretario dell’Udc, ndr), che ha criticato aspramente l’accordo con l’Enel (e non è stato l’unico, ndr), come Petito, farebbe meglio a smetterla di pontificare su argomenti di cui non ha la minima competenza». Il consigliere del Pdl sottolinea invece l’importanza dell’accordo: «Chi altri, se non l’Enel, avrebbe potuto sostenere la Snc per affrontare costi di gestione così elevati? E perché non ha diritto di sponsorizzare la società e affiancare il suo nome all’impianto? In tutto il mondo funziona così, ma a Civitavecchia secondo l’opinione di qualcuno piccolo piccolo, evidentemente no. Ed è stato grave – conclude Sbrozzi – affermare di aver infangato il nome di Marco Galli, che invece come hanno affermato Iacomelli e D’Ottavio, sarà maggiormente valorizzato e ricordato».
L’INTERVENTO DI SBROZZI: “A fronte delle recenti dichiarazioni dell’Assessore allo Sport Roberto Petito e del segretario dell’Udc Marco Di Gennaro, mi è doveroso replicare a difesa di una società che a quanto pare è diventata facile bersaglio di chi, come questi ed altri esponenti politici, vuole a tutti i costi apparire sulla stampa anche a costo di effettuare polemiche strumentali e demagogiche come quella portata avanti sul caso Pala Enel Marco Galli e sul presunto “caso” Damiano Lestingi. Mi sarei aspettato, come sarebbe stato d’obbligo, che una difesa della Snc potesse giungere da chi ha la responsabilità amministrativa del settore all’interno della Giunta Municipale; ma pensandoci bene, in fondo, dato il nulla assoluto che ha caratterizzato la sua attività di Assessore, non c’è da stupirsi del fatto che come al solito Roberto Petito non abbia capito nulla in merito alla polemica in corso. Forse l’Assessore, oltre ad andare a ritirare targhe e consegnare medaglie in occasione di cerimonie ufficiali, dovrebbe recarsi più spesso allo Stadio del Nuoto, per conoscerne realmente le problematiche. Infatti, la diatriba nata in merito agli spazi riguarda la riduzione di solamente due ore pomeridiane a settimana per Lestingi e nello specifico nel giorno di venerdì, come da accordi presi con tutti i tecnici e gli allenatori delle altre società di nuoto che vogliono, giustamente, svolgere le proprie attività anch’esse di pomeriggio. Quindi se era stata presa la decisione di ridurre in una minima parte a Lestingi le ore a disposizione, non è stato certo per favorire la Snc. Al di là di ciò, voglio ribadire con forza a tutti i benpensanti che nulla fanno per migliorare le condizioni economiche, sportive e culturali di questa città, ma che al tempo stesso sono ben pronti a sparare a zero su chi si invece si adopera e compie azioni concrete a favore di molti cittadini di Civitavecchia, che la convenzione con Enel rappresenta uno dei risultati migliori portati avanti nel settore sportivo da molti anni a questa parte. Chi altri avrebbe potuto sostenere i costi di gestione di un impianto così grande ed oneroso? E uno sponsor, non ha forse il diritto di affiancare il proprio nome a quello della società che viene sponsorizzata? In tutto il mondo funziona così: a Civitavecchia, o forse secondo l’opinione di qualche civitavecchiese piccolo piccolo, evidentemente no. Ed è stato gravissimo accusare chi gestisce oggi lo Stadio del Nuoto, di avere infangato la memoria di Marco Galli: bene hanno fatto Ivano Iacomelli e Roberto D’Ottavio a non scendere in polemica con questi detrattori, limitandosi ad assicurare che in questo modo e grazie alla convenzione, il nome del campione sarà ancora maggiormente valorizzato e ricordato. Quando chi, come Di Gennaro e Petito, deciderà finalmente di svestirsi dalla toga di giudice inquisitore e inizierà a rimboccarsi le maniche come tutti gli altri e a dare il proprio contributo alla crescita di questa città, invece di sparare a zero su questo o quello a seconda delle convenienze del momento, magari potrà avere voce in capitolo su determinate questioni, ma finchè non lo faranno, questi due personaggi come molti altri, farebbero meglio ad evitare di parlare e soprattutto di pontificare su argomenti di cui sono totalmente privi di conoscenza”.
L’INTERVENTO DI IACOMELLI: La ASD Civitavecchia, in persona del Presidente Sig. Ivano Iacomelli, del CdA e dei dirigenti del settore giovanile a seguito della missiva e del comunicato stampa del latina pallanuoto apparsa sul sito waterpoloweb e delle successive risposte e/o interventi in materia sullo stesso sito, su siti analoghi, e su reti nazionali quali Mediaset (tg5) e RAI (tg3) intende chiarire la propria posizione. Alla luce del clamore mediatico suscitato a seguito del presunto episodio di aggressione attribuito ad un nostro giocatore nei confronti di un avversario del Latina, rivelatosi del tutto privo di fondamento, si vuole sottolineare come, da parte di alcuni, si sia voluto, a danno della società che rappresentiamo, strumentalizzare in modo apodittico un episodio di presunta aggressione senza attendere l’accertamento della realtà dei fatti accaduti.
Ancor prima che fosse nota la decisione del giudice, il quale ha inteso non adottare misure disciplinari in danno di atleti della nostra società e come fa altro viste le prove prodotte, si è posta, senza scrupolo alcuno, alla gogna mediatica la società sportiva e, cosa ben peggiore, un giocatore dodicenne per un fatto che non aveva commesso. Non solo, si è voluto, anche a livello nazionale, fornire un’immagine fortemente distorta e senza alcun dubbio diffamatoria di questa società, quasi a voler imputare agli allenatori e alla dirigenza una disattenzione nei confronti della educazione sportiva dei propri giocatori; società che, fino a prova contraria, pone al primo posto valori quali la lealtà e la correttezza prima, durante e dopo le gare, unitamente ala gioia per il gioco della pallanuoto, così come si può facilmente evincere dalle immagini che sono state inviate alla Procura federale ed al Giudice Unico e che verranno rese pubbliche a “questione” terminata. Rimaniamo ovviamente in attesa della sentenza finale spettante al Procuratore Federale, ma siamo fiduciosi in merito alla sua decisione, in quanto abbiamo messo a disposizione della Federazione una prova video che scagiona da ogni responsabilità il nostro giocatore; prova video, ci si ripete, che non abbiamo voluto fornire alla stampa per rispetto dell’inchiesta in corso. Ed è proprio per il rispetto dell’inchiesta che abbiamo deciso altresì di non prendere la parola fino a questo momento.
Ma, all’indomani della decisione del G.U.R., vogliamo sottolineare con forza che quanto accaduto è inaccettabile da ogni punto di vista. L’attacco che alcuni organi di stampa hanno perpetuato nei nostri confronti ha creato un danno d’immagine alla nostra società che non rimarrà impunito sia nelle appropriate sedi sportive sia giudiziarie. Ad oggi pretendiamo pubbliche scuse da chi, senza ritegno ma soprattutto senza attendere le decisioni di chi di competenza, ha inscenato un processo mediatico senza possibilità di appello nei nostri confronti.
Esprimiamo stupore anche nei confronti di una società come il Latina, che a seguito di un semplice malore del proprio giocatore, ha inteso accusare la nostra società ed un ragazzo di soli dodici anni, di una brutale aggressione. Ciò è sintomo di un evidente disagio di una società che, pur giocando a livelli agonistici, risulta essere evidentemente priva di una storia e di una cultura sportiva alle proprie spalle”.
L’INTERVENTO DI COLEINE (Responsabile settore nuoto Snc) – Per dovere di correttezza si deve evidenziare quanto segue. Tutti i giorni della settimana dalle ore 14.00 alle ore 16.00 dal lunedi al venerdi’ , 40 piccoli atleti Civitavecchiesi si allenano nel faticoso e impegnativo sport del nuoto agonistico all’interno dello stadio stadio del nuoto e gareggiano per i colori della S.N.C . Essi dividono e condividono lo spazio d’acqua con l’altra societa’ di nuoto civitavecchiese la COSER e sopratutto con il maggior esponente di quest’ultima societa’, o meglio ci sembra che sia dell’Aniene di Roma , il nuotatore Damiano Lestingi da loro tanto ammirato e fonte di imitazione. Questa convivenza, da parte della S.N.C e in modo particolare dall’allenatore Coleine Riccardo che gestisce il settore agonistico in quelle ore, e’ stata sempre pacifica ,mentre non lo e’ stata invece per Lestingi e il suo staff come emerge da alcuni articoli usciti sui quotidiani locali in questi giorni. Il nuotatore e il suo allenatore,infatti, lamentano fatti che in realta’ non esistono e non sussistono in quanto, in seguito all’accordo stipulato recentemente tra le societa’ di nuoto locali, Lestingi e compagni si possono allenare ogni giorno in vasca da 50m come da loro piu’ volte richiesto . Questa decisione va del tutto a vantaggio degli atleti della societa’ civitavecchiese e della societa’ romana e del tutto a svantaggio dei piccoli atleti della S.N.C;si evidenzia , infatti,che tale fatto impedisce loro di nuotare in vasca da 25m , come previsto nelle loro gare o anche addirittura di doversi accontentare di una vasca da 22m, per problemi organizzativi e di conseguenza economici che la vasca da 50 comporta. Con questo vogliamo dire che devono essere sicuramente ed assolutamente rispettate le esigenze di un grande atleta come Lestingi , ma non sono da meno e per questo andrebbero rispettate, le esigenze dei piccoli agonisti che, comunque, vantano gia’ importanti risultati a livello regionale ed ai quali si dovrebbe consentire una crescita idonea all’eta’ in modo da migliorarsi e, perche’ no , diventare futuri Lestingi.
In ultimo poiche’ si e’ parlato di buon senso ci si dovrebbe venire incontro,magari a meta’ strada , non lamentandosi di cose che non sussistono affatto e soprattutto il suddetto accordo andrebbe rivisto perche’ non mette daccordo le due societa’ ma ne favorisce una , ossia la societa’ Aniene e la Coser ,a discapito di un’altra. Perdonateci ma ci si dimenticava di rappresentare che dal mese di settembre a quello di dicembre gli allenamenti si sono svolti sempre con il pontone a 25 mt, ossia dividendo in due la vasca da 50 mt, per facilitare la preparazione e le gare dell’atleta Lestingi , tutto questo
per un accordo avvenuto tra gli allenatori ed i dirigenti delle societa’ COSER , S.N.C e CENTUNCELLAE, davanti all’assessore Petito, solo e soltanto,si ripete ,per l’atleta Lestingi.


