Cronaca
2 Novembre 2011
Tidei: "L'area metropolitana un progetto da guardare con fiducia"

TOLFA – “Ho letto con interesse le riflessioni del sindaco di Tolfa in merito alla proposta di Area metropolitana, presentata dal presidente della Provincia di Roma, on. Dott. Nicola Zingaretti e le ritengo meritevoli da parte mia, non solo di attenzione, come ho già fatto, ma anche di puntuale replica”. L’onorevole Pietro Tidei interviene così sulla questione dell’area metropolitana. “Vorrei ricordare – dice Tidei – che, le questioni delle aree metropolitane sono all’ordine del giorno della politica Italiana e delle varie realtà interessate dal nuovo Ente Istituzionale da più di un decennio, ricordando, in primo luogo, che il Parlamento ha approvato la Legge Quadro n.142 nel 1990, aprendo in tal modo, una discussione che ovviamente merita finalmente, di giungere a conclusione. Anche l’Italia, infatti, come era già avvenuto a Londra, Parigi, Marsiglia, Madrid, Barcellona e altrove, non poteva ignorare il processo di eccezionale sviluppo urbanistico ultra e intercomunale, che meritava di essere governato e gestito da un Ente nuovo, moderno, attrezzato di poteri in grado di guidare le nuove, straordinarie formazioni urbanistiche. Non si può, dunque, dire che partiamo da oggi, che non si sia avuto il tempo necessario per gli approfondimenti e i confronti necessari, ma piuttosto, che è giunto il momento di decidere. Ciò detto, va anche osservato, che riproporre in questa fase l’ipotesi di nuove province, tra cui una che dovrebbe interessare la zona di Civitavecchia, vuol dire perdere inutilmente altro tempo, quando è ben noto a tutti che il problema è stato più volte proposto con limitate adesioni dei Comuni del nostro territorio e che, da ultimo, il Governo Berlusconi ha ormai deciso che, non solo Province nuove non se ne debbono più fare, ma che si deve andare al superamento di quelle esistenti, ritenute Enti inutili e che la via da percorrere è quella della semplificazione dei livelli istituzionali”. “In terzo luogo – prosegue l’onorevole – non risulta vero, secondo il progetto illustrato dall’On. Zingaretti, che il potere rimarrà concentrato sulla Capitale in danno delle aree circostanti e soprattutto di quelle più lontane come la nostra; anzi, il progetto prevede il depotenziamento di Roma, la creazione di 20 municipalità e quindi, una distribuzione delle competenze sul territorio, coinvolgendo proprio gli altri Comuni, attraverso l’Assemblea dei Sindaci oltre alla Giunta e al Sindaco della Giunta Metropolitana, restituendo ad essi, una vitalità economica ed istituzionale, oggi sconosciuta. Ne consegue, che l’area a Nord di Roma, il cui Centro è costituito da Civitavecchia, non potrebbe che trarre vantaggi da questa nuova rivoluzione istituzionale, tenendo conto di quelle che già sono le prerogative di questa zona. Il Porto di Civitavecchia è la porta marina di Roma, dove sbarcano e transitano all’incirca 4.000.000 di passeggeri ogni anno, la sede di un polo elettrico tra i più grandi d’Europa, la cui energia è al servizio dell’Italia e una zona collinare con un grande parco naturalistico tra i più belli d’Italia. Come è possibile immaginare che una così consistente capacità di produzione e di sviluppo, possa essere marginalizzata nell’ambito dell’Area Metropolitana, quando viceversa, ne potrebbe diventare un punto vitale, ricco di nuove possibilità e in grado di corrispondere alle esigenze di lavoro, di cui c’è tanto bisogno, oggi ed anche domani. Penso cioè, diversamente da te, che il rischio di marginalità incomberebbe su Civitavecchia, Allumiere, Tolfa e gli altri nostri vicini Comuni, rimanendo fuori dall’Area Metropolitana, diventando una zona isolata e pressochè dimenticata. Un esempio per tutti: le Ferrovie non avrebbero mai dismesso il servizio di navigazione per Golfo Aranci se Civitavecchia avesse fatto parte dell’Area Metropolitana, perché in Questo caso, Moretti se la sarebbe dovuta vedere con tutta Roma e Provincia, mentre Roma oggi se ne è assolutamente fregata. La sorte nostra non potrebbe che essere quella di venire aggregati alla Provincia di Viterbo. Ma è questo quello che vuoi? Conoscendoti, penso e spero di no.
Ecco perché, l’Area Metropolitana è per me e spero anche per le nostre popolazioni, un progetto sul quale puntare e al quale guardare con fiducia”.