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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Trenino, il pasticcio del Pincio

    CIVITAVECCHIA – Il trenino turistico è stato multato dalla Polizia di Frontiera (che non lo ha sequestrato, ma ne ha ritirato il libretto di circolazione) non perché fosse privo di autorizzazione ad entrare in porto, ma in base alla particolare normativa su questo tipo di mezzi (che di fatto vengono assimilati a veri e propri servizi di linea) che prevede l’iscrizione sulla carta di circolazione dell’autorizzazione dell’ente competente (in questo caso il Comune) e dell’itinerario lungo il quale il mezzo può spostarsi. In questo caso, nonostante una delibera di giunta dello scorso 23 gennaio (alla quale evidentemente non avrebbe fatto seguito alcun atto da parte del dirigente preposto) che prolungava di 18 mesi la precedente autorizzazione, inserendo anche il porto nel percorso, la società Little World Tour ha presentato agli uomini del dottor Malorni l’autorizzazione dello scorso novembre, scaduta e non riportante calata Laurenti e pontile Sardegna (dove il mezzo è stato fermato dai poliziotti). Di qui la multa di 779,50 euro ed il ritiro della carta di circolazione (per quanto lo deciderà il Prefetto). La società ha preannunciato il ricorso al Giudice di Pace, ma a ben vedere tutto nasce da un pasticcio comunale: perché l’autorizzazione non è stata rinnovata come indicato dalla Giunta e secondo le modalità previste dalla legge? Forse perché, come indicato nella stessa proposta di delibera, «non è possibile prorogare l’amministrazione a lungo termine come richiesto dalla società»? Questi aspetti dovranno essere chiariti. Di certo c’è, come sottolineato in una nota di Molo Vespucci, che l’Autorità Portuale nella vicenda non ha giocato alcun ruolo, non avendo alcuna competenza sulla viabilità nello scalo, che appartiene alla Capitaneria (che si è limitata ad esprimere un parere non ostativo sul semplice transito del trenino, negando invece l’autorizzazione per svolgere il servizio in porto, con fermate e raccolta di passeggeri). «Sostenere – si afferma dall’Authority – che si tratti di una presunta “insofferenza dell’Autorità Portuale verso le iniziative comunali” o che “sarebbe bastato l’intervento dell’Autorità Portuale” è errato e ingenera nel lettore la percezione che l’iniziativa sia stata bloccata per il mancato rilascio di una autorizzazione da parte dell’Autorità Portuale, che invece è totalmente estranea all’iter autorizzativo in questione». La vicenda peraltro rientra nella più ampia questione della regolamentazione e dei controlli su Ncc e Taxi, a proposito dei quali il presidente dell’Autorità Portuale, Fabio Ciani, ha convocato una conferenza di servizi per il giorno 7 maggio, durante la quale sarà discusso anche dell’individuazione di un’area in porto per stalli di sosta e servizi pubblici a richiesta. La convocazione è stata inviata al Sindaco e al Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia.