Sport
2 Novembre 2011
Ugo Fronti conquistato dal ‘‘mondo Snc’’ ma svela: tornerò a fare l’allenatore

di CIRO IMPERATO

 

CIVITAVECCHIA – Tanti anni di calcio, uno ancora da compiere (a novembre) nella pallanuoto. Eppure Ugo Fronti sembra essere da una vita alla Snc. Lo abbiamo incontrato cercando di capire come uno dei più grandi personaggi della storia del ‘‘pallone’’ civitavecchiese si sia rimesso in gioco in un altro sport diventando da tifoso a dirigente.

Mister o Team manager come dobbiamo chiamarla?
«Ugo come mi chiamano i ragazzi della Snc…».
Allora Ugo dopo tanti anni di calcio come si è trovato nella pallanuoto?
«Bene, molto meglio di quanto potessi mai immaginare. Sono entrato a far parte di una vera e propria famiglia dove sono stato accolto con quel pizzico di scetticismo che non posso certo biasimare, ma poi trattato con grande rispetto e soprattutto con affetto».
E peraltro non è stata neppure un’annata facile perchéla squadra ha fatto il massimo delle sue possibilità arrivando alla finale per l’A1 ma ci sono stati anche problemi legati ai mancati rimborsi.
«La storia è di dominio pubblico ormai e perciò ne parlo. Proprio nelle difficoltà si è cementato il gruppo e questo è encomiabile».
Ed è stata fondamentale la sua presenza. Giusto?
«Ho fatto il mio dovere, quello che mi aveva chiesto il presidente Iacomelli quando mi aveva affidato l’incarico: sono stato vicino ai ragazzi, ho supportato Marco Pagliarini cercando con l’esperienza dei tanti anni passati nello sport di usare le parole giuste per tenerli motivati sugli impegni sportivi adoperandomi poi per cercare di collaborare a risolvere le difficoltà che via via si incontravano».
Parla con entusiasmo di questa avventura con la Snc. Il suo futuro è nella pallanuoto?
«Anche…»
Ci sarà un ritorno nel calcio?
«Lo spero. In estate ho avuto diverse richieste, ma ho preferito tenermi libero per ottobre-quando si potrebbe liberare qualche panchina in serie D. Quest’anno vorrei guidare una squadra tra i Dilettanti e sinceramente ho anche già qualche contatto ben avviato. Bisogna solo attendere…».
Ma comunque non lascerebbe la pallanuoto.
«Mi sono già informato e trattandosi di due federazioni diverse non correrei rischi in termini di squalifiche. Riguardo il tempo il lavoro di allenatore e compatibile con quello di dirigente. Non ci sarebbero problemi per me e neppure per le società».
Quest’anno le è mancato il calcio?
«Per nulla. Anzi avevo proprio bisogno di staccare la spina dopo che la parentesi di Ostia si era chiusa anzi tempo per questioni extra-calcistiche che hanno rovinato un progetto ambizioso al quale tenevo molto. Ero nauesato da quella situazione. Ma per fortuna alla Snc ho trovato l’ambiente giusto per ricaricarmi grazie anche ad un gruppo di ragazzi ed uno staff tecnico-dirigenziale davvero speciale».
Cosa ne pensa della pallanuoto?
«Disciplina unica per intensità e spettacolarità, forse difficile da apprezzare fino in fondo perchè molto succede sott’acqua».
Quindi si riparte con la Snc aspettando la ‘‘chiamata’’ in D. Ma se arrivasse dal Civitavecchia…?
«Spero che non arrivi perchè quando si cambia l’allenatore significa che le cose non vanno ed io non me lo auguro».
Ha fiducia in Clemeno?
«Ha allestito la squadra con giocatori importanti. Non ho visto ancora la squadra all’opera, ma potrebbe far bene e poi comunque un presidente che investe è sempre una buona cosa».