logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Una folla in lacrime per l’addio ad Andrea

    CIVITAVECCHIA – “La stella più luminosa è quella che si spegne per prima ma si ricorda per sempre. Ciao Skyline”. Con questa frase gli amici di Andrea hanno voluto salutarlo fuori la Cattedrale. Il rombo delle moto, palloncini neri, bianchi e dorati come i colori della sua di moto, tante lacrime, volti scuri e molti punti interrogativi negli occhi di ragazzi, giovani come lui, e degli adulti, increduli di fronte all’ennesimo incidente stradale che ha spezzato un’altra giovane vita. Perché non si può morire così, a 26 anni, su una strada di città, in sella ad una moto. Una Cattedrale gremita ha voluto dare l’ultimo saluto ad Andrea Balloni: la città tutta, il consiglio comunale con il testa il sindaco Moscherini, la Provincia di Roma guidata dal presidente Nicola Zingaretti, il mondo politico con maggioranza ed opposizione: tutti uniti al dolore del papà Alvaro, della mamma Rita, del fratello Mauro e della fidanzata Ramona, con la quale aveva intenzione si sposarsi e con cui aveva grandi progetti, spezzati via in un attimo. Un tappeto di fiori sulla scalinata della chiesa, tanti applausi e ricordi commossi di Andrea; gli amici lo hanno voluto ringraziare, per aver avuto la fortuna di conoscerlo, per aver ricevuto da lui sempre FUNERALIsorrisi e per aver lasciato un segno indelebile nella strada di ognuno di loro «anche di chi ti conosceva da poco – hanno spiegato due ragazze – ma quel poco è bastato per riempire i nostri cuori, per capire il senso dell’amicizia vera. Ora sei il nostro angelo custode. Se nel mondo ci fossero stati più ragazzi come te sarebbe stato tutto più bello: ma purtroppo il destino ha deciso di buttare via lo stampino». È stato il vescovo monsignor Luigi Marrucci, che ha celebrato i funerali cercando di donare alle famiglia, distrutta dal dolore, parole di conforto e serenità, di speranza e di vita, a ricordare ai ragazzi come «lo stampino non è stato buttato via. Spetta a voi – ha aggiunto – proseguire sulla strada che Andrea ha tracciato, portare avanti quei valori di amicizia, solidarietà, amore di cui avete parlato». Guance rigate dalle lacrime hanno accompagnato tutta la cerimonia, fino alla fine, fino a quando Andrea si è allontanato per l’ultimo viaggio verso il cimitero cittadino, sulle note di “A te” di Jovanotti, risuonate FUNERALIall’esterno della Cattedrale. La famiglia di Andrea ha voluto fare anche un ulteriore gesto d’amore: iniziare una raccolta fondi per l’associazione ‘‘Vittime della Strada’’.