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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Unità di Italia, in campo anche la Cgil

    di FABRIZIA CAPUTO

    CIVITAVECCHIA – “In un secolo e mezzo di storia, le lotte e le conquiste del movimento dei lavoratori hanno contribuito in maniera determinante nel costruire valori e principi di grande e forte coesione nazionale, in difesa di quella Costituzione italiana fondata sul lavoro, risultano propedeutiche rispetto a celebrazioni che non devono servire solo a rievocare la memoria storica, bensì a ribadire i valori oggi fortemente attaccati, connessi all’unità del Paese.”
    Sono queste le motivazioni che spingono la Cgil di Civitavecchia, attraverso il segretario generale Cesare Caiazza, a far parte in maniera convinta delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, proponendo una serie di iniziative volte a valorizzare l’importante storia di Civitavecchia e del territorio nel Risorgimento italiano. Il programma prevede, per domani alle 16.30, al Viale nei pressi della statua di Garibaldi, uno spettacolo musicale con la banda Puccini e la corale “Guido D’Arezzo”. Dalle 19 in poi, invece, la sede della Cgil di viale Togliatti rimarrà aperta fino a dopo la mezzanotte con un dibattito sulla storia di Civitavecchia nel Risorgimento con lo storico Carlo De Paolis. La serata prosegue con la cena, con la proiezione dello spettacolo di Roberto Benigni al festival di Sanremo e con il collegamento e la proiezione di spettacoli previsti nella sede Cgil nazionale. Alle iniziative proposte sono stati invitati tutti i Sindaci del comprensorio, insieme alle forze politiche, sociali e i vari movimenti. “Ogni iniziativa – spiega Cesare Caiazza – dedicherà un pensiero di solidarietà alla recente tragedia che ha colpito la popolazione giapponese ed anche per quella libica, che attualmente sta lottando per la democrazia del proprio Paese. Rivolgiamo un appello a tutti i cittadini del territorio a partecipare alla celebrazione per riaffermare tutti insieme il valore, affermato con il Risorgimento, dell’unità d’Italia. Il valore, conquistato successivamente con la lotta di Liberazione e sancito dalla Costituzione, di una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.