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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Usura: cinque arresti tra Roma, Fiumicino e Viterbo

    FIUMICINO – I carabinieri del Gruppo di Ostia hanno eseguito, tra Roma, Fiumicino e Viterbo, 5 ordinanze di custodia cautelare a carico di persone indagate a vario titolo per usura, estorsione e attività finanziaria abusiva. I carabinieri hanno accertato che gli usurai applicavano tassi d’interesse fino al 70% al mese. Una decina i casi di strozzinaggio finora accertati ai danni di commercianti e piccoli imprenditori. Tra le persone coinvolte anche Mauro Galvano, 46 anni di Fiumicino ex campione del Mondo di pugilato, categoria super medi. Sarebbe lui il perno dell’organizzazione malavitosa e il braccio intimidatorio per il recupero del credito. Sono agli arresti domiciliari Augusto M., 60 anni di Fiumicino, che come finanziatore metteva a disposizione il capitale, Fabrizio F., 50 anni, di Acilia che  svolgeva attività di intermediatore finanziario e Bogdan N., romeno di 26 anni, accompagnatore di Galvano nelle spedizioni punitive. Nel corso delle indagini iniziate nel 2007 dopo una denuncia, è stato inoltre appurato che un militare della Compagnia di Fiumicino, anche lui arrestato ai domiciliari, avrebbe rivelato a Galvano alcune informazioni riservate su controlli che le forze dell’ordine avrebbero svolto sulle attività in cui era coinvolto lo stesso Galvano o dei suoi amici, informazioni che comunque non avrebbero mai avuto a che fare con l’attività usuraia. E’ ora da accertare se il carabiniere, appassionato di pugilato e grande amico e estimatore di Galvano, abbia agito solo per leggerezza. Oltre ai cinque arrestati sono state denunciate altre 32 persone coinvolte in attività illecite, un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro con tassi d’interesse dal 25 al 70 per cento. Le vittime della banda di usurai, nove esercizi accertati e dieci da verificare, sono piccoli esercizi commerciali, tra cui molte macellerie e un paio di bar e piccoli imprenditori edili soprattutto di Acilia, Ostia, Fiumicino ma anche Roma e Pomezia. Il denaro veniva prestato in cambio di assegni post datati o non datati, in caso di mancato pagamento Galvano aiutato da N., provvedevano all’intimidazione delle vittime danneggiandone l’esercizio, minacciando di colpire le famiglie. Cinque sono gli episodi di aggressioni fisiche accertate.