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    Politica
    2 Novembre 2011
    Viale Adige, Petrelli scrive alla Regione

    CIVITAVECCHIA – Si rivolge nuovamente all’assessore regionale al Territorio e all’Urbanistica Luciano Ciocchetti, al direttore dell’ufficio Demetrio Carini e alla responsabile dell’area vigilanza urbanistica ed edilizia Patrizia Colletta il consigliere comunale dell’Italia dei Valori Vittorio Petrelli puntando l’attenzione sul nuovo palazzo in costruzione in viale Adige, chiedendo l’annullamento del permesso a costruire 84/09. L’esponente dell’Idv ricorda la stessa richiesta sottoscritta da oltre 200 residenti della zona e le numerose note ufficiali inviate nei mesi scorsi, tutte rimaste senza alcuna risposta. “Appena insediato – si legge nella lettera – il Sindaco aveva giurato che in quell’area non si sarebbe mai costruito, tant’è che è stato riconosciuto dall’amministrazione comunale, in vari atti ufficiali, il “pubblico interesse”, mai smentito anche dopo l’annullamento della convenzione con il proprietario. Si tratta di un permesso a costruire in una sottozona di Prg in cui si sono esaurite le cubature edificabili e non sono soddisfatti gli standard previsti per parcheggi e verde”. Petrelli sottolinea poi come gli sia stata negata inizialmente, nonostante ne avesse fatto esplicita richiesta e per oltre 100 giorni, la relazione istruttoria. “Parlo di una concessione – ha aggiunto il consigliere comunale – sulla quale pendono grossi vizi di illegittimità, sostenuti non solo da me ma da una perizia asseverata di un architetto, la quale risulta in palese contraddizione con quella resa dal tecnico di parte. Visto il silenzio imbarazzante, c’è da chiedersi quale differenza vi sia tra l’omertà che producono tutti i ben noti sistemi malavitosi ed il mancato riscontro da parte delle istituzioni alle richieste legittime e motivate dei cittadini. Spero non si tratti in questo caso di motivi connessi alle cosiddette “conoscenze” o anche al fatto di appartenere a un medesimo schieramento politico”. Petrelli parla infine di una gestione dell’urbanistica cittadina “che non brilla per rispetto delle leggi” e si auspica che la questione di viale Adige non diventi come quella della Marina o di piazza XXIV Maggio, “dove gli interventi delle istituzioni – ha aggiunto – sono risultati tardivi”.