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    Sport
    30 Novembre 2011
    A caccia del primo successo esterno

    di ALESSIO ALESSI –

    Domani alle 15, nella nona giornata del campionato di serie A1, la Snc di Marco Pagliarini fa visita al Camogli. I liguri vengono da una sconfitta per 19-11, subita per mano del Brescia. I civitavecchiesi sono invece galvanizzati dal 7-4 rifilato al Nervi. Con una vittoria, la Snc, a quota 6 punti, scavalcherebbe la compagine marinara, avanti in classifica di una sola lunghezza. Del match ha parlato il tecnico Marco Pagliarini: «Le cose – ha spiegato l’allenatore rossoceleste – stanno andando discretamente bene, dall’inizio della stagione ad oggi ci sono stati evidenti miglioramenti. Domani andiamo ad affrontare una formazione che scenderà in acqua per vincere, così come faremo noi. È una sfida delicata, in quanto questo match rappresenta un impegno fondamentale in chiave salvezza. La scorsa settimana ha portato un turbinio di emozioni derivanti dalla presenza della Nazionale azzurra. Inoltre non ci siamo potuti allenare al completo e provare molte soluzioni tattiche, il tutto per alcune defezioni: mi riferisco a Sefik e Draskovic, impegnati con la loro Nazionale; a Visciola, che ha fatto il suo esordio con il Settebello di Campagna; a Innocenzi e Buffardi, assenti ad una seduta. Solo ieri – ha continuato il tecnico – siamo riusciti a provare qualche strategia anti Camogli. Martedì, poi, siamo scesi in acqua per un test, propedeutico alla gara di domani, contro la Lazio. Le parole del presidente Iacomelli? Credo che chiunque vorrebbe avere il giro palla dell’Italia. Ciò, però, è frutto di tanta tecnica, applicazione di mesi e mesi e una convinzione nei propri mezzi derivante dai risultati ottenuti nel corso degli anni. Per quanto riguarda la mia Snc, credo che in difesa stiamo facendo vedere cose egregie. In attacco andiamo un po’ meno bene, abbiamo ottimi giocatori, ma non attaccanti puri. Nonostante ciò – ha concluso Pagliarini – sono felice di come i ragazzi si stanno comportando, stanno dimostrando di essere dei professionisti, adattandosi ad un contesto impegnativo come quello della serie A1».