Scuola e Università
30 Novembre 2011
Al via "Paesaggi costieri e vocazioni marittime"

CIVITAVECCHIA -Aperto questo mattina il 54° Convegno nazionale dell’associazione italiana insegnanti di Geografia dedicato al mare e alle sue emergenze, “Paesaggi costieri e vocazioni marittime. Scale geografiche a confronto”. Ad aprire i lavori, al teatro Traiano di Civitavecchia, alla presenza degli studenti degli istituti superiori del territorio, anche l’assessore provinciale alle politiche della scuola Paola Rita Stella: «Geografia, una disciplina molto importante forse trascurata dalle riforme scolastiche apportate dal ministro Gelmini – ha spiegato – ma necessaria per affrontare e risolvere numerosi problemi, quali acqua, turismo sostenibile e altro ancora. Una disciplina fondamentale per le nuove generazioni e per la creazione della classe dirigente del domani». Pensiero condiviso anche dal presidente della commissione cultura Pasquale Marino presente ai lavori. Il convegno è stato organizzato dall’associazione italiana insegnanti di geografia e dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera con la collaborazione dell’università di Roma La Sapienza, del comune di Civitavecchia, dell’Autorità Portuale: «Gli argomenti affrontati – ha dichiarato il professor Gino De Vecchis, presidente dell’Aiig, docente presso l’università La Sapienza e «anima del convegno» –  sono tra le principali priorità nazionali come purtroppo testimoniano le recenti tragiche calamità che hanno colpito ampi tratti di coste italiane. Quest’anno, grazie alla sinergia con la Guardia costiera, l’attenzione verso il mare e le coste, permetterà ancora una volta di riflettere su un patrimonio unico e delicato che deve essere salvaguardato». Presenti anche l’ammiraglio ispettore Pierluigi Cacioppo, vice comandante generale del Corpo, Roberto Salvan, direttore generale dell’Unicef. Consegnato il premio geografia al geologo Mario Tozzi «per la preziosa opera di divulgazione geografico-ambientale, a favore della formazione dei giovani e dell’educazione permanente».