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    Politica
    30 Novembre 2011
    Amministrative 2012, anche Freedom scende in campo

    di MARTINA DE ANGELIS

    CIVITAVECCHIA – «Freedom scenderà in campo alle elezioni amministrative 2012». Lo ha annunciato la coordinatrice del movimento politico Fabiana Attig. Manca poco meno di un anno allo scadere della legislatura Moscherini e da Freedom partono le prime proposte: «Partiremo dalla gente comune, quella che ha volontà di partecipare e di cambiare – aggiunge Attig – e faremo una lista di centrodestra moderato, che comprenderà tutte le categorie di persone che rispecchiano il tessuto sociale locale». La coordinatrice e il fondatore di Freedom Alessio De Sio tengono a precisare che la loro sarà una campagna elettorale indipendente da quella del Pdl. «Finché la maggioranza appoggerà l’Amministrazione attuale – ha infatti precisato Fabiana Attig – e sosterrà ancora Moscherini come sindaco alle prossime elezioni, non vediamo neanche una possibilità di dialogo. Vogliamo cambiare le vecchie logiche e le proposte di chi ormai attua una politica più che superata: per questo chiediamo a chi vorrà partecipare alla nostra lista, anima e sentimento per Civitavecchia». È basato su quattro capisaldi il progetto politico ‘‘riformista’’ di Freedom, che oltre a voler dare una svolta alla politica civitavecchiese, prevede di risollevare l’economia locale attraverso gli investimenti sulle famiglie in quanto ‘‘veri ammortizzatori sociali’’, il rafforzamento e rilancio delle imprese locali e lo studio calibrato dell’occupazione: «Qui a Civitavecchia non disponiamo nemmeno di un indice delle professionalità. Questo perché – sottolinea Attig – l’Amministrazione non guarda al bene della sua città, con i cittadini che si trovano costretti ad elemosinare ciò che gli spetta di diritto». Infine conclude la coordinatrice: «La mala gestione di Palazzo del Pincio non incentiva i ragazzi di questa città, non gli offre motivazioni per crescere dal punto di vista personale e da quello professionale. Per questo c’è bisogno di ‘‘riformare’’ e risollevarsi da questo declino culturale».