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    Politica
    30 Novembre 2011
    Fli sui lavori bloccati: "Danneggiano l'economia"

    CIVITAVECCHIA – A Futuro e libertà non piace il modo di lavorare dell’attuale amministrazione. Tantomeno piacciono i lavori bloccati alla Marina e al mercato. Blocchi che, accusa Fli, stanno causando non pochi problemi all’economia della città.
    «Il termine più adeguato per indicare gli amministratori della città è pressappochisti, o meglio sarebbe dire incompetenti – si legge nella nota – Lavori bloccati con gravi conseguenze al mercato per tutti gli operatori commerciali, compresi quelli a cui, spesso proprietari e non affittuari dei box esterni al mercato del pesce, è stata negata la possibilità di continuare l’attività commerciale, alla faccia della crisi. Ma ancora più grave – proseguono gli nella nota gli esponenti di Futuro e libertà – ci pare la battaglia fra il sindaco Moscherini e il sottosegretario Giro che va avanti da mesi e che è sfociata anche in una manifestazione culturale, decisamente meritoria e che nulla aveva a che vedere con gli scontri politici interni all’area Pdl. Questi ultimi in atto da tempo tra i pro e i contro ‘‘moscheriniani’’. Partendo dal principio che il sottosegretario Giro ha legalmente ragione e il Comune torto marcio – si continua a leggere – perché ha iniziato lavori senza tutte le autorizzazioni previste, resta il fatto che non sono i civitavecchiesi a dover subire le conseguenze di uno scontro politico a cui nessuno partecipa in qualità di cittadino comune. Siamo quindi di fronte ad una battaglia politica che ha una sola conseguenza: la non fruibilità completa di uno spazio importante come la Marina». Situazione che, sottolinea Fli, ricorda la situazione degli anni ‘80 quando «per completare i lavori su viale Garibaldi bisognò attendere il marzo 1987 e soprattutto la visita di Papa Giovanni Paolo II, che evidentemente era già in odore di santità visto che in quel periodo si riuscirono a completare quelle opere incompiute e ferme da anni. E non vorremmo dovere aspettare una nuova visita papale per rivedere consegnato alla città quello che gli spetta di diritto. Ormai – conclude la nota – ascoltando l’opinione pubblica, si respira una fortissima insofferenza e diffidenza nei riguardi di questa politica volta solamente a guardare il proprio orticello e poco al bene comune».