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    Politica
    30 Novembre 2011
    «La caserma può diventare un lazzaretto»

    CIVITAVECCHIA – Il parlamentare del Pd Pietro Tidei è intervenuto di nuovo sulla questione sanitaria legata alla ex caserma De Carolis, all’indomani del caso di tubercolosi che si è verificato nei giorni scorsi all’interno del Cara. E lo ha fatto inviando una interrogazione al ministro alla Salute Ferruccio Fazio e a quello della Difesa Ignazio La Russa, chiedendo loro se non intendano verificare le motivazioni della mancanza di un presidio medico nella struttura. Ma soprattutto sollecita un intervento «per verificare – ha spiegato il parlamentare – se esiste un livello accettabile di accertamenti diagnostici per poter escludere che nella struttura o, nella peggiore delle ipotesi in giro per la città, non vi siano altri casi simili». Tidei ricorda anche che il 18 maggio scorso aveva già allertato il Governo sullo stato di inadeguatezza della caserma de Carolis «e soprattutto sui rischi per la popolazione locale poiché – ha aggiunto – a quanto pare, non esiste ancora all’interno della caserma un proprio presidio sanitario.
    Nella stessa seduta avevo già illustrato i rischi per gli abitanti derivati dal fatto che gli immigrati ospiti della De Carolis posso girovagare liberamente in una città di circa 50mila abitanti. Il caso di questi giorni ha dimostrato che i rischi illustrati dal sottoscritto prima in una interrogazione parlamentare e poi in aula sono del tutto fondati: infatti il giovane immigrato, prima di giungere a Roma, ha effettuato vari accessi nell’ospedale civitavecchiese attraversando più volte la stessa città». Il parlamentare ha infatti ricostruito la cronistoria dell’immigrata. «È giunta il 15 giugno scorso al San Paolo per tumefazione alla spalla destra etichettata come “lipoma” – ha chiarito – il 24 dello stesso mese si è registrato un nuovo accesso in ospedale per dolore alla spalla destra per presenza di neoformazione di natura da determinarsi: per la paziente visita, ecografia alla zona cutanea e sottocutanea interessata, prima di tornare alla De Carolis. Infine l’8 luglio per esacerbazione del dolore e febbre, alle 15, tramite il 118 torna al San Paolo e viene sottoposta a visita chirurgica ed RX torace che evidenzia una lesione escavata all’apice polmonare destro con delle strie di raccordo con la pleura e con la lesione sottocutanea: tubercolosi terziaria, ormai nei paesi industrializzati appartenente alla Storia della Medicina) per cui alle 23 viene inviata allo Spallanzani. La denuncia di malattia infettiva viene fatta solo il 10 di luglio». Tidei si chiede quindi «quali sono le intenzioni del Governo su quella caserma, che rischia – ha concluso – di diventare veramente un moderno lazzaretto».