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    Politica
    30 Novembre 2011
    «Smetta di occuparsi di Civitavecchia»

    CIVITAVECCHIA – «Resto soltanto sbalordito dalle dichiarazioni rilasciate dal Sottosegretario Francesco Giro, in visita oggi a Civitavecchia». Risponde così il Capogruppo del Pdl Dimitri Vitali alle dichiarazioni rilasciate oggi dall’Onorevole Francesco Giro, Sottosegretario ai Beni Culturali, nei confronti dell’attuale amministrazione. «Rimango basito – sostiene Vitali – non solo per i contenuti che confermano, ancora una volta, la matrice politica dell’astio che lo stesso Giro nutre per la maggioranza di governo che amministra Civitavecchia e appoggia l’attuale Sindaco Moscherini, ma anche perché quelle stesse frasi sono state pronunciate in un bar e non nelle sedi che, soprattutto un Sottosegretario, dovrebbe conoscere come appropriate per discussioni di natura politica. Invece, con l’Onorevole Giro, non va mai così ed assistiamo puntualmente a sbraciate inutili idonee soltanto a disunire un partito che rappresenta ancora una grande fetta dell’elettorato sia cittadino che nazionale. Quindi – prosegue – personalmente mi sento di rivolgere un caloroso invito a Giro a non occuparsi più dei problemi politici di Civitavecchia. Infatti, non abbiamo bisogno delle sue inutili quanto faziose prediche, magari finalizzate a difendere qualche amico da bar. Si occupi invece dei problemi del suo dicastero a cui risulta sono stati tolti dal governo nazionale, quindi dai suoi stessi colleghi, cinque milioni e settecento mila euro destinati al rifacimento di Ostia Antica, fondi che adesso sono invece stanziati per la città di Napoli. Sicuramente un bel risultato, che dimostra, semmai ce ne fosse stato bisogno, la scarsa attenzione del politico verso le esigenze del patrimonio culturale e artistico della Regione. Se l’impegno profuso nel cercare di sfasciare il Pdl cittadino Giro lo avesse messo nel cercare di far rimanere quei soldi sui capitoli destinati a Roma, sicuramente avremmo fatto una bella figura sia come partito che, in riferimento alla sua carica, come governo».