Scuola e Università
30 Novembre 2011
L’università telematica per salvare il consorzio

CIVITAVECCHIA – Un incontro interlocutorio, quello di oggi, sul futuro del consorzio universitario locale. Nel pomeriggio, infatti, si è riunito il consiglio di amministrazione, per fare il punto della situazione e tracciare le linee guida dei prossimi passi da seguire. A quanto pare sia la Fondazione Ca.Ri.Civ. che il Comune di Civitavecchia e l’università della Tuscia hanno manifestato tutto l’interesse a che il consorzio rimanga in vita. “Faremo di tutto – ha infatti spiegato il presidente dell’ente di origine bancaria Vincenzo Cacciaglia – per non farlo morire e per continuare a fornire un servizio fondamentale ai nostri studenti”. Il presidente si è detto più volte ottimista e fiducioso, proprio perché da sempre la Fondazione Cariciv ha dimostrato di credere ad un grande progetto culturale come questo. Quella che va rivista, però, è la presenza dell’Università “La Sapienza” di Roma, che avrebbe sottolineato la propria volontà di non proseguire il discorso universitario in questi termini, disposta invece a sostenere l’ipotesi di un’università telematica: obiettivo attorno al quale si sta ragionando ormai da tempo come ancora di salvezza per il consorzio locale. “Ci siamo dati alcune settimane di tempo – ha aggiunto il presidente Cacciaglia – per valutare ognuno la propria posizione, dandoci appuntamento al 25 luglio prossimo per valutare le nostre proposte e per delineare finalmente il percorso da affrontare insieme per risollevare le sorti di questo nostro consorzio. Ovviamente occorrerà fare un po’ di conti, per avere concretamente il polso della situazione”.