logo
    Politica
    30 Novembre 2011
    Moscherini indagato, la parola ai capigruppo

    CIVITAVECCHIA -Prevista per domani una conferenza dei capigruppo indetta dal presidente del Consiglio Francesco Cappellani in cui sicuramente i vari esponenti politici avranno la possibilità di mettersi a confronto anche sul delicato tema del villaggio della solidarietà al centro delle indagini della Procura della Repubblica e che vede indagato per abuso di atti d’ufficio il sindaco Gianni Moscherini.
    Conferenza di capigruppo che non dovrebbe assolutamente intaccare la convocazione del consiglio comunale previsto invece per giovedì mattina alla Pucci dedicato interamente all’assegnazione delle casette di legno a San Liborio e che vede lo stesso consiglio spaccato in due tra i sostenitori della seduta e quanti invece vorrebbero rinviarlo a data da destinarsi. Tra questi ultimi il consigliere del Pdl Paquale Marino: «Ritengo che un consiglio comunale su una vicenda così rilevante come quella sull’emergenza abitativa vada svolto nei tempi e nei modi giusti. Sicuramente andare a discutere di una questione attualmente posta sotto la lente d’ingrandimento dalla Procura non farebbe altro che complicare le cose e mettere sotto processo, politico ed intenzionale, l’agire del primo cittadino che invece ha il diritto di spiegare i fatti nelle sedi opportune».
    Non molla la presa il consigliere Pd Marietta Tidei: «Il consigliere Marino non si presti alla viltà del Sindaco. Aldilà dell’indagine della Procura, Moscherini ha il dovere morale ed istituzionale di venire in Consiglio a riferire su una questione così importante. Non c’è proprio nulla che possa intralciare le indagini della magistratura. Si fanno milioni di trasmissioni televisive su casi di omicidio, figuriamoci se non si può tenere un Consiglio Comunale sulla questione dell’assegnazione degli alloggi. Se Moscherini è convinto di aver tenuto un comportamento ineccepibile sulla vicenda delle casette di legno, non sia codardo e venga in Consiglio a parlarne». E aggiunge: «I consiglieri di maggioranza dimostrino per una volta di favorire il confronto con la città sui temi importanti e non si chiudano in un atteggiamento omertoso che non giova a nessuno. Lo devono ai tanti cittadini disagiati che in questa vergognosa vicenda sono stati offesi. Lo devono a tutti coloro che prima sono stati invitati a sottoscrive le domande per l’assegnazione di un alloggio, strumentalizzati dal Sindaco per dimostrare l’emergenza abitativa e poi si sono sentiti rispondere che delle loro domande non c’è traccia. Ma lo devono soprattutto – conclude il consigliere Tidei – ad una città che ha un disperato bisogno di recuperare fiducia nelle istituzioni e nei propri rappresentanti e che ha ancora voglia di pensare alla politica come reale strumento di soluzione dei problemi».